Biografilm festival_ “The student” e l’incontro-scontro tra creazionismo ed evoluzionismo

Continua la rubrica dedicata al Biografilm festival: grazie a The student entriamo nel mondo di Veniamin, giovane russo che considera e interpreta la Bibbia come fonte di verità assoluta. Una sottesa critica all’evidente influenza della Chiesa ortodossa nelle istituzioni russe.

Di Maria Grazia Sanna

the student locandina

aCredits photo: bologna.repubblica.it

Può la più agguerrita sostenitrice dell’evoluzionismo comunicare con un estremo predicatore del creazionismo? È su questo tentativo di relazione e comprensione tra religione e scienza che si costruisce la trama di “The student”, film presentato al Festival di Cannes (dove ha diviso il pubblico tra plausi e critiche) e riproposto al biografilm festival a Bologna nella categoria in concorso Biografilm Europa. Protagonisti sono il giovane studente Veniamin e la professoressa di biologia Elena che, incapace di controllare le azioni del ragazzo, fermo nelle sue convinzioni religiose, diventa lei stessa un’attenta lettrice della Bibbia al solo scopo di abbattere uno ad uno i suoi dogmi. Ce la farà?

The student, del regista russo Kyril Serebrennikov, parte da una rappresentazione teatrale di Marius von Mayenburg e, forte di queste radici, mette in scena due personaggi dai caratteri spiccatamente drammatici e le idee apparentemente divergenti: due opposti che si attragono, accomunati però dalla diffidenza schietta dell’uno nei confronti dell’altro, che li induce immediatamente allo scontro. Elena combatte per difendere una concezione razionale per cui l’uomo e la donna hanno bisogno di protezione per potersi concedere una notte d’amore. D’altra parte, Veniamin non contempla la contraccezione come forma di protezione e, partendo dai versetti della Bibbia che porta sempre con sé, si sente autorizzato a manifestare il suo dissenso con gesti sempre più eclatanti. Sulla scena sono presenti anche i compagni di classe, alcuni allibiti ma altri affascinati da tanto clamore.

Ma non è l’unica questione che provoca la risposta di Veniamin. Il giovane protagonista di The student si oppone all’omofobia e ai bikini come indumento per le sue compagne in piscina e ignora i rimproveri di sua madre, preoccupata per i comportamenti del figlio e in particolare per la relazione con uno dei compagni di classe. Quest’ultimo, in evidente condizione di difficoltà per un problema fisico, viene considerato come lo storpio di cui si deve prendere cura, richiamando quanto scritto sulla Bibbia sino a trasformare questa cieca visione in azioni crudeli e feroci, affosate dall’ipocrita perbenismo dei professori, che diventano gli inaspettati antagonisti dell’azione di Elena.

the student film scena

Credits photo: bolognacult.it

Sullo sfondo vi è anche il prete: convertito agli insegnamenti della chiesa ortodossa è l’unico punto di riferimento per il giovane Veniamin, che comunque antepone a lui le parole della Bibbia.

Questo e altri elementi contribuiscono a rendere la storia di Veniamin, a seconda del pubblico che la fruisce, un eloquente spunto di riflessione sulle vicende attuali che coinvolgono l’estremizzazione religiosa, l’organizzazione del sistema educativo  e l’impatto della provocazione sulla società.

The student è però, soprattutto, secondo il punto di vista del regista, una dichiarata critica alla massiccia intromissione della chiesa ortodossa nelle istituzioni russe. Sarà interessante scoprire come sarà recepito questo film nel paese di Putin.

Maria Grazia Sanna

collaboratrice di SocialNews

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