Amara terra mia: lo schianto sul binario unico in Puglia

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Foto di Pino Bruno

Martedì 12 luglio, uno di quei giorni in cui in terra di Puglia il caldo impedisce anche di respirare, e due treni, come tutti i giorni portano mille anime in qualche luogo, da qualche parte. Il mondo dietro un finestrino doveva sembrare come sempre, una distesa immensa di ulivi accecati dal sole più caldo d’estate, e le chiacchiere in treno quelle di giorni di esami universitari, di voli da prendere, tra pendolari, studenti, gente di Puglia che viaggiava nell’unico binario che attraversava la campagna.

Erano le ….. un orario inutile da dire, da scrivere perché è il tempo in cui si è fermato un treno, ed un altro che procedeva in senso opposto,in uno schianto frontale tra i due treni della linea Bari Nord, tra Andria e Corato. Mille anime viaggiavano su quell’unico binario e con loro, speranze, pensieri, e piccoli mondi che volevano diventare grandi. Un groviglio di lamiere, dolore, strazio, e mani che si cercano, 20 morti, poi 23, poi 27, in un bilancio non ancora definitivo destinato a salire, mentre a mani nude e disperate Protezione Civile, Vigili del Fuoco, volontari, cercano voci e trovano corpi li dove le cicale d’estate rendono surreale ed immobile lo scenario.

Intanto tutte le agenzie battono la notizia e in pochi minuti quel tratto di strada sconosciuto ai molti diventa terra di lacrime di cui tutto il mondo scrive. E chi scrive racconta di arretratezza di una linea ferroviaria inimmaginabile nel 2016 perché l’Europa aveva già stanziato circa 180 milioni di Euro per la sicurezza di quei  treni, ma la modernizzazione della linea ferroviaria in Puglia non è mai partita e quei fondi sono rimasti inutilizzati.

Il binario della morte è rimasto solo, unico ed il blocco automatico di sicurezza non è giunto poiché si va avanti con comunicazioni fatte con telefono e fax.

Inaccettabile, mentre chi scava ancora tra le lamiere contorte nel disperato tentativo di estrarre vivi i dispersi mette in atto la prova del silenzio, ma nessuno risponde, non si odono lamenti, nessuno spera più.

Sul luogo immediatamente erano giunti il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, gli assessori regionali alla Protezione Civile e ai Trasporti e tutte le autorità regionali. Poi l’arrivo del Presidente del Consiglio Matteo Renzi il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Del Rio, e tutto il mondo ha puntato gli occhi su questa terra.

La Procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario, sotto accusa è dunque la linea telefonica ma l’ipotesi è anche di un errore umano. Sarà da verificare chi ha sbagliato da solo, se il sistema di controllo era adeguato alle norme in vigore poiché nel mirino c’è la mancanza di sistemi automatici di supervisione della linea ferroviaria in cui si usa ancora il blocco telefonico, attraverso la comunicazione del via libera sul binario unico.

Erano le 11 di un giorno d’estate, a bordo dei 2 convogli moderni uno del 2005 l’altro del 2009 c’erano persone con tutti i loro sogni verso mete che non raggiungeranno più, vagoni sbriciolati testimoniano, ne raccontano di vite spezzate tra polvere, pezzi di lamiere ovunque soccorritori esausti, ma instancabili il quel di “Boccareto” , ambulanze, elicotteri, nelle terre rosse di Puglia nei campi arati, mentre correva il tam tam della emergenza sangue per la drammatica situazione.

Il Dipartimento Promozione della Salute del Benessere Sociale e dello Sport per Tutti in accordo con il Coordinamento Regionale delle Attività Trasfusionali comunica l’apertura di tutti i Servizi trasfusionali della Regione Puglia e inizia la gara di solidarietà di un popolo unico come quello di Puglia.

Pino Bruno pubblica la foto di persone in coda per 5 ore in attesa di donare il proprio sangue al Policlinico di Bari. E questo è avvenuto in ogni centro aperto a testimoniare l’altra faccia di una terra, la parte migliore, quella che si mobilita gratuitamente sotto l’effetto dell’unica sostanza stupefacente capace di far compiere certi gesti, il cuore .

Il Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara a notte fonda con voce rotta da stanchezza, caldo e dolore, il mio unico pensiero in questo momento è alle vittime, ai feriti,alle loro famiglie perché molti di loro sono giovanissimi e questo colpisce in modo drammatico. Abbiamo ricevuto la solidarietà di tutta l’Italia e di tutto il Mondo ed è stato di grande conforto. Voglio anche cogliere l’occasione per ringraziare davvero tutti, Protezione Civile Forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, 118, medici e infermieri di tutti i presidi,quello che possiamo sicuramente dire è che questo è l’incidente ferroviario più grave del mezzogiorno e d’Italia. Questo è un dolore immenso che non ha rimedio.

Tutto ciò non doveva accadere, uno sbaglio, una tragica fatalità, ma in una terra meta del turismo più esigente in termini di qualità del buon cibo, del mare bellissimo di una natura bella che chiunque incanta quel maledetto binario unico stride con l’essere in Europa solo sulla carta, in una cartina geografica che ci unisce ma di cui evidentemente non siamo parte.

Amara terra mia, amara e bella cantava Domenico Modugno pugliese doc e oggi di questo disastro si odono le note malinconiche di una canzone che si alza in cielo per quell’abbraccio, l’ultimo, di una mamma e di sua figlia ritrovate insieme strette.

…Per le campagne non c’è più nessuno…

Marianeve Santoiemma e Vincenzo Aiello

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