Amareterapia: le proprietà riabilitanti del mare

Il progetto Amareterapia contempla il mare come elemento riabilitante e di inclusione sociale attraverso le discipline di vela, canottaggio, canoa, nuoto, subacquea, pesca e di tutte le culture legate a questo ambiente

Berti Bruss, responsabile progetto AMARETERAPIA

Berti Egidio Foto City Sport 2 Fino agli anni ‘60 erano “dispossenti”, poi sono diventati handicappati, poi, ancora, disabili. Oggi, con il ruolo di “diversamente abili”, il mondo degli abili si è accorto che le “diverse abilità” sono diventate una grande risorsa ed una fonte di ammirazione. Come sempre, sono stati lo sport e lo spettacolo a sottolinearne e promuoverne l’immagine. Il senso dell’inarrivabile ed i grandi nomi della disabilità hanno risvegliato la coscienza del super IO. I media hanno fatto il resto ed hanno inventato un mondo parallelo. Prima la disabilità era quasi un fenomeno da baraccone, oggi è diventata un’eccellenza ed un cavallo vincente su cui puntare a colpo sicuro. E si chiama integrazione.

C’è chi, invece, a colpo sicuro ha puntato e ha raccolt o l’urlo della disabilità in tempi non sospetti, a cavallo di quei termini antipatici che hanno troppo a lungo caratterizzato un mondo scomodo e lontano dalla realtà e dal benessere comune. Un mondo fatto di silenzi, pazienza, sopportazione, accettazione di un destino che ti allontana dalla rabbia e ti fa convivere silenziosamente con una soffice disperazione mitigata, spesso, da un sorriso disarmante. La Consulta delle Associazioni di persone disabili e delle loro famiglie del Friuli Venezia Giulia è la realtà che, fin dai primi anni ’80, ha raccolto in un unico suono la voce della disabilità regionale, in un concentrato di attività a sostegno della stessa. E, dal 2000, con il riconoscimento della Regione Friuli Venezia Giulia. Tutto in gran silenzio.
Si sa, i grandi progetti nascono su fondamenta larghe, perimetri certi. Nonostante ci sia ancora tanto da fare, in questi anni la Consulta ha dimostrato di che pasta sia fatta. Ultimo, in termini di tempo e di lunga gestazione, è Amareterapia.

Amareterapia è un progetto nato durante la prima mondiale di un viaggio in barca a vela, lungo le coste italiane, e realizzato da un equipaggio composto da una persona non vedente totale ed una normoabile.
Trieste-Sanremo e ritorno: 3.750 miglia di introspezione e crescita. 76 giorni di simbiosi, armonia, realizzazione interiore. Da questa esperienza sono nati un libro “Io i tuoi occhi, tu l’anima mia” ed il primo seme di Amareterapia.

Dopo quattro anni di gestazione, valutazione, sedimentazione, preparazione e metabolizzazione del progetto, la Consulta regionale delle Associazioni di persone disabili del Friuli Venezia Giulia, presieduta da Vincenzo Zoccano, ed i partner Yacht Club Hannibal, scuola Vela Tito Nordio di Monfalcone e Lega Navale Italiana, hanno concordato di dare vita ad un’iniziativa unica nel suo genere.Berti Egidio Foto City Sport 3
La Consulta è lo strumento istituzionale che coordina e rappresenta le politiche delle associazioni e delle famiglie delle persone con disabilità del Friuli Venezia Giulia. Il Marina Hannibal, lo Yacht Club Hannibal, con la scuola Vela Tito Nordio, e la Lega Navale Italiana, appunto, valorizzano, con il loro supporto, la collaborazione ed il patrimonio ricettivo, i concetti e gli ideali della Consulta e di tutte le Associazioni ivi rappresentate.

Amareterapia, unita allo slogan “On the top of my wayve”, offrirà alle persone con diverse abilità ed ai loro familiari l’occasione di beneficiare di tutte le possibilità che il mondo del mare offre, per trasferire le sue potenzialità riabilitanti e di inclusione sociale attraverso le discipline di vela, canottaggio, canoa, nuoto, subacquea, pesca e di tutte le culture legate al mondo marino. Il tutto costantemente affiancati, oltre che da un tutor, da un parente, un amico o, comunque, una persona vicina che condivida, anche nei momenti di riposo o a casa, l’esperienza completa e le emozioni della persona con disabilità anche al di là delle ore disciplinari. Sono previsti stages di una durata tale da offrire la possibilità ai candidati di capire e sviluppare le proprie attitudini, perfezionarle e continuarle a scelta, in modo amatoriale, dilettantistico o agonistico.

Il comprensorio Hannibal rappresenta l’eccellenza in questo campo e sarà cassa di risonanza e base operativa dei concetti espressi dalla Consulta regionale delle Disabilità, diventando polo di riferimento nazionale ed internazionale per l’applicazione di Amareterapia. Laboratorio ed officina, atti a perfezionare una realtà consolidata ed esportarla a livello nazionale, tradotta e resa operativa anche in altri centri applicativi nel resto della Penisola. L’esperienza del Giro d’Italia in Disabilità e le Barcolane 2012, 2013, 2014 e 2015 sono state un ottimo banco di prova sperimentale e degno per gli sviluppi futuri per il concreto avvio di Amareterapia. Berti Egidio Foto City Sport.L’appuntamento Barcolana 2015, in particolare, sulla scia di un impegno che ha portato in mare una flotta di imbarcazioni con a bordo ben 60 persone con disabilità, sempre assistite da un volontario ed un armatore illuminato, ha permesso di vivere un’esperienza unica, per molti l’inizio di un percorso che li porterà alla condivisione di esperienze uniche. Ciò si chiama gioia ed integrazione. E altrettanta gioia sarebbe, per noi della Consulta delle persone disabili, delle associazioni che la compongono e delle loro famiglie, realizzare i nostri propositi ed i sogni dei diversamente abili accettando qualsiasi tipo di contribuzione da parte dei nostri sostenitori.

Oggi, in un periodo di forte crisi, ci troviamo sempre più nell’esigenza di far fronte comune per poter rendere concreto un sogno per molte persone con disabilità, troppo spesso ancora in lotta quotidiana per l’affermazione del sacrosanto diritto ad una vita come quella di chi è senza disabilità. Per lo meno apparente.

Berti Bruss, responsabile progetto AMARETERAPIA

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