L’Epifania ci indica il cammino: L’Angelus di papa Francesco

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

All’Angelus del 6 gennaio 2014 papa Francesco ci ricorda l’amore che Dio prova, per tutti noi e il valore della fede, come luce ‘furba’ che indica il cammino.

Cometa. Fonte: google.

Cometa. Fonte: google.

«Dio ci ama, vuole liberarci dal male». Queste sono parole pronunciate da Papa Francesco, all’Angelus del 6 gennaio 2014. Richiamare la memoria di un Dio-Emanule, presente nella storia dell’uomo, per vedere manifestato il Suo amore nei segni tangibili, da cogliere, per vivere liberi dal male. «Un aspetto della luce che ci guida nel cammino della fede è la santa ‘furbizia’. Essa è anche una virtù: si tratta di quella scaltrezza spirituale che ci consente di riconoscere i pericoli ed evitarli. Dopo aver adorato Gesù Bambino, i Magi seppero usare questa luce di ‘furbizia’ quando, sulla via del ritorno, decisero di non passare dal palazzo tenebroso di Erode, ma di percorrere un’altra strada». Le parole di Bergoglio rievocano il passo del vangelo, Mt 10,16 “siate, dunque, prudenti come serpenti e semplici come colombe”. Non manca, come sempre, l’aspetto mariano, molto caro al nostro papa, infatti, ha invocato la Sua protezione: «La Vergine Maria ci aiuti ad essere tutti discepoli-missionari, piccole stelle che riflettono la Sua luce. Lui è l’Epifania, la manifestazione dell’amore di Dio». Altra immagine che ci riconduce a parole del vangelo, Gv 14, 16 “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno arriva al Padre se non per mezzo di me”. Un’omelia che racchiude in sé la magia del ‘verbo’ fatto carne, per abitare in mezzo a noi, visibile in un Bambino, nato tanti anni fa, ancora in attesa di nascere in molti cuori.

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