Gli italiani e le istituzioni: un rapporto in crisi

2910itasta2013_2013-12-30_04bÈ stato pubblicato sul finire del 2013 il rapporto di Demos per Repubblica che fotografa umori ed opinioni degli italiani riguardo allo Stato. Il documento consultabile online (http://www.demos.it/a00935.php ) prende in esami diversi aspetti di questa complicata relazione a partire dalla fiducia nelle istituzioni che vede al top le Forze dell’Ordine, la Chiesa e la Scuola che raccolgono “molta” o “moltissima” fiducia da parte di più del 50% degli intervistati. Per quanto riguarda la Chiesa emerge chiaramente l’”effetto Francesco”, infatti rispetto ai dati del 2012 la percentuale di intervistati che guarda con speranza e fiducia al Vaticano è aumentata del 9,9%, l’aumento più significativo. Fanalini di coda di questa peculiare classifica sono, in maniera analoga rispetto allo scorso anno, Banche (12,9%), Parlamento (7,1%) e Partiti (5,1%). E’ interessante notare come, da questi dati, emerge la costanza della sfiducia degli italiani rispetto all’intera classe politica nonostante le elezioni dello scorso marzo abbiano modificato sensibilmente la geografia politica del Parlamento anche e soprattutto in virtù dell’ingresso nell’arena del MoVimento 5 Stelle guidato da Beppe Grillo che ha fatto del “mandiamoli a casa” la sua bandiera.
Gli effetti delle elezioni e della nascita del M5S emerge, a mio avviso, da un’altra misurazione di Demos che ha l’obiettivo di descrivere la propensione alla partecipazione politica e sociale dei cittadini nel corso del 2013. Oltre il 50% degli intervistati ha, infatti, affermato di aver partecipato ad iniziative collegate ai problemi del quartiere o dell’ambiente e del territorio, manifestazioni politiche oppure di protesta con una propensione maggiore alla partecipazione nei primi casi. Gode di buona salute anche la partecipazione sociale così come appare costante quella attraverso nuovi mezzi quali i social media, Facebook in primis, e la Rete in generale.
L’Italiano medio secondo questo rapporto risulta, quindi, privo di fiducia nei confronti delle istituzioni, in particolare di quelle politiche (notevole è il calo di fiducia nei confronti dell’Unione Europea passato dal 43,5% al 32,3%), ma che non sembra aver perso interesse verso la res publica le cui vicende continua a seguire con discreto interesse, in particolarmente quando lo riguardano da vicino. Si aspetta dallo Stato che sia capace di ridurre le tasse, anche a costo di spostare la fornitura dei servizi dal pubblico al privato, non ha aspettative positive per il futuro tant’è che è in costante crescita il numero di italiani che temono il domani tanto da rinunciare a fare progetti impegnativi per sé e per la propria famiglia, rischi ed incertezza diventano ostacoli particolarmente ostici da superare.

Angela Caporale

@puntoevirgola_

Collaboratrice di SocialNews

Angela Caporale

Giornalista pubblicista dal 2015, ha vissuto (e studiato) a Udine, Padova, Bologna e Parigi. Collabora con @uxilia e Socialnews dall’autunno 2011, è caporedattrice della rivista dal 2014. Giornalista, social media manager, addetta stampa freelance, si occupa prevalentemente di sociale e diritti umani. È caporedattore della rivista SocialNews in formato sia cartaceo che online, e Social media manager. 

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