Siria: rapporto ONU sulle armi chimiche

Ban ki-moon, segretario generale dell’Onu. Foto: agi.it

Completato lo scorso 16 settembre, è stato reso noto il risultato del lavoro compiuto in Siria tra il 26 e il 29 agosto sull’uso delle armi chimiche, guidato dallo scienziato svedese Åke Sellström.

L’analisi su campioni di urina, sangue, capelli e residui bellici ha evidenziato l’uso del gas Sarin. Sono risultati 1.400 i cadaveri positivi al test.

Anche i frammenti rinvenuti di proiettili di artiglieria e missili superficie-superficie contengono gas e sono stati progettati apposta per le armi chimiche.

Nel rapporto si legge che sono state trovate scritte in cirillico su uno dei razzi. Inoltre l’analisi balistica della traiettoria suggerisce il lancio da un’area controllata dall’esercito siriano.

Ban ki-moon, segretario generale dell’Onu, ha affermato che con l’uso di armi chimiche durante il conflitto siriano è stato compiuto un crimine di guerra.

 

Intanto l’Opac (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) ha ricevuto dalla Siria l’inventario del suo arsenale chimico. L’Organizzazione ha affermato che il Segretariato tecnico sta esaminando le informazioni ricevute.

 

di Michela Arnò

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