Il primo numero dedicato esclusivamente alla Giustizia Minorile

I numeri di Social News che verranno dedicati alla Giustizia Minorile coinvolgeranno fattivamente tutti gli operatori richiedendo loro un diretto apporto: l’immagine della giustizia minorile si costruisce nell’operatività, nella concretezza dei vissuti e nel riconoscimento del contributo che ciascuno di noi può offrire

Con questo numero di SOCIAL NEWS si concretizza un nuovo progetto di comunicazione per il Dipartimento Giustizia Minorile.

Un progetto di comunicazione che vuole essere in linea con le recenti normative e le direttive in materia, le quali propongono una dimensione della comunicazione pubblica quale elemento integrato e integrante che garantisce la trasparenza dell’azione amministrativa e un flusso di informazione che amplia il circuito informativo sia in termini qualitativi sia quantitativi.

Per un’istituzione pubblica l’attività di comunicazione, che è inserita ed è parte costitutiva delle competenze sul settore specifico, pone al centro del messaggio la sua identità, i suoi valori, i suoi programmi e i suoi progetti per promuovere una conoscenza delle premesse normative e dell’operatività presente.

Le riforme che hanno investito la Pubblica Amministrazione, il processo di decentramento, l’attuazione del principio di sussidiarietà possono essere realizzate compiutamente soltanto se dal piano strettamente normativo, limitato agli addetti ai lavori,  si passa ad un piano più ampio di informazione che promuove adesione e condivisione degli obiettivi  e delle prospettive, sostenendo un vero e proprio cambiamento culturale nella costruzione delle politiche sociali e nella definizione dell’azione amministrativa.

Il settore della giustizia minorile è, al pari di altri e forse più di altri, quello in cui si può riconoscere con immediatezza lo stato sociale e culturale del Paese, considerando il quadro composito e complesso della legislazione minorile italiana, le politiche nazionali e sovranazionali, le emergenze  operative, le strategie d’intervento, le dimensioni organizzative, i riferimenti teorici e la costruzione metodologica. E’ anche settore “sensibile” che si confronta, obbligatoriamente, con le politiche sociali e con tutti i settori istituzionali perché la tutela dei diritti dei minori, compresi quelli sottoposti a procedimento penale, richiede la partecipazione di tutte le componenti sociali in un articolato ed efficiente sistema di gestione delle responsabilità. Molte sono le questioni ed i temi sulle quali potranno essere concentrate le riflessioni e diversi i livelli di confronto, da quello strettamente operativo a quello politico, per favorire uno scambio informativo che produca un sapere comune utile alla costruzione di ipotesi fattibili e ampiamente condivisibili. Tra i temi più conosciuti quello di un ordinamento penitenziario specifico per i minorenni, atteso dal 1975;  la riorganizzazione ed unificazione delle competenze giudiziarie per tutte le materie che riguardino i minori;  una cornice normativa per la  mediazione penale minorile, attività da anni in fase di sperimentazione grazie ad accordi siglati in sede locale tra Giustizia Minorile e Organismi territoriali.  Da tempo il Dipartimento Giustizia Minorile, il sistema dei Servizi che rappresento, è avviato alla realizzazione di una rete di collaborazione tra istituzioni e organismi del territorio e moltissimi sono i progetti pilota e gli accordi che hanno fatto da modello sperimentale  ricreabile, con le opportune varianti, nelle diverse realtà locali. Anche tali progetti potranno trovare, nello spazio della rivista, la possibilità per un approfondimento che orienti sulle prassi più attuali e sugli strumenti operativi più innovativi e più efficaci rispetto ai risultati individuati ed attesi.

I numeri che verranno dedicati alla Giustizia Minorile coinvolgeranno fattivamente tutti gli operatori richiedendo loro un diretto apporto: l’immagine della giustizia minorile si costruisce nell’operatività,  nella concretezza dei vissuti e nel riconoscimento del contributo che ciascuno di noi può offrire.

Non ultimo rivolgo con piacere un vivo e sincero ringraziamento per la collaborazione al Direttore e alla Redazione di Social News.

Rosario Priore
Magistrato, nel corso della sua carriera ha indagato sui cosiddetti “misteri d’Italia”, dal caso Ustica, alla strage di Piazza Fontana, fino al caso Moro. Attualmente ricopre il ruolo di Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile

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