Antonio De Carmine:”La sera chiudevo le porte sulla città…”

antonio de carmine principe“Il Maschio Angioino, perché è il contenitore di tutta la mia vita”, questa è la foto scelta dal cantautore e musicista Antonio De Carmine (Principe) per rappresentare la sua vita.

Antonio De Carmine conosciuto anche come Principe, ha collaborato con grandi nomi del panorama musicale nostrano: da Caterina Caselli a Gragnaniello, e poi Ornella Vanoni, Beppe Vessicchio, Joe Amoruso. Nel 2001 partecipa al Festival di Sanremo come partner del duo “Principe e Socio M”. Oggi sta per iniziare una nuova avventura, quella da solista.

Take a picture,  l’ha incontrato..

Da dove proviene lo pseudonimo Principe?

“Principe perché ho avuto la fortuna di abitare  nel Maschio Angioino e quindi da piccolino mi sono portato questo soprannome a cui mi sono affezionato..”

Perché è importante parlare di “sociale” nelle canzoni?

“Credo sia fondamentale altrimenti è un distaccarsi dalla realtà, soprattutto dalle diverse epoche che un artista cavalca. Non ricordo chi, giustamente, disse che quando un’artista scrive ed ha una visione ceca su tutto ciò che gli circonda, probabilmente tutto sta facendo fuorché arte.”

Nel suo percorso, cosa ha influenzato il suo essere e il suo modo di fare musica?

“Quello che mi ha influenzato è stato sicuramente la residenza, perché avere la fortuna di abitare al Maschio Angioino mi ha dato la possibilità di chiudere le porte sulla città la sera. Abitavamo da soli nel Maschio Angioino non c’era più nessuna famiglia, questo portava a lunghe riflessioni, meditazioni, poi vi era la porosità della pietra di tufo e quella del piperno che sono pietre che scagionano un’energia pazzesca e soltanto chi le vive può capire di cosa sto parlando…”

Ora inizia una nuova avventura da solista…

“Sì, senza chiudere ciò che ho fatto fino ad ora, la mia partenza insomma.  La mia avventura da solista vuole raccontare ciò che non sono riuscito a dire nel duo Principe a Socio M. Avrà un’influenza punk-rock ed è un  progetto che si chiamerà “Eravamo io John Strummer e il mio vicino di casa” e racchiude la mia visione di bipolarismo musicale. Io ho sempre navigato su tutto quello che rappresenta il classico napoletano fino a Pino Daniele e dai Crash fino ai Joy Division. Non lo vorrei dire, ma siamo molto vicini alla fine del disco!”

Cosa vorrebbe dire a chi oggi vuole iniziare una carriera da solista?

“Non mi sento di dare consigli perché è tutto cambiato. Tutto si è evoluto rispetto al percorso e alla gavetta che ho fatto. Oggi ci sono possibilità completamente diverse. Basta guardare il web, a tutte le possibilità che offre internet che sono molteplici. Certo, può essere anche un’arma a doppio taglio però vale l’intelligenza. L’unico consiglio che posso dare è. State Svegli!”

 

Elisangela Annunziato

Elisangela Annunziato

Elisangela Annunziato nasce a Salvador de Bahia in Brasile, ma da piccola viene adottata da una famiglia italiana. Ha effettuato diversi corsi tra cui un corso di formazione in “Organizzazione Eventi Culturali” a Firenze. Dopo la laurea conseguita presso l’università Federico II di Napoli, a ventidue anni, lascia tutto e va per motivi di lavoro negli Emirati Arabi Uniti. Tornata in Italia collabora con diverse associazioni nell’organizzazione di eventi culturali, editoriali e musicali. Da sempre impegnata nel sociale – è stata anche volontaria in Africa- idea e crea “Ti preparo un caffé”, blog che vuole raccontare l’incontro con “il diverso” (da te). E’ la sua scommessa. Oggi é una giornalista pubblicista, autrice del libro Il sogno di Francesca che tratta il tema dell’adozione. 

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