Il binomio Università e Lavoro è di importanza primaria perché investe, nell’ambito delle nostre società, il tema della preparazione delle nuove generazioni ad un impiego.
Come aumentare le risorse, per la preparazione e la formazione, per creare le migliori competenze, oggi fortemente necessarie in un mercato globale, viene dibattuto sempre nei social media, talk show televisivi ed è tema di dibattito di cui speculano i protagonisti politici spesso a fini elettorali.
Il quesito è come oggi le Università possano in maniera pratica ed efficace avvicinare laureati e laureandi al mondo del lavoro creando nuove e rapide opportunità dirette di impiego.
Snocciolando freddamente i numeri statistici che vengono periodicamente proposti dalle diverse e presenti società di rilevamento dati, il numero di laureati senza impiego è ancora troppo elevato e, gli anni che trascorrono, per coloro che trovano il primo impiego, dal conseguimento della laurea, sono ancora molti.
Tutti i giorni ci vengono proposti parallelismi con le situazioni che si verificano fuori dei nostri confini nazionali. I temi sono diversi e disparati, dal livelli di crescita del Prodotto Interno Lordo, alle economie, alle opportunità post laurea, al numero di giovani impiegati o disoccupati.
Questo ci fa introdurre un interessante elemento di riflessione su come queste tematiche vengono generalmente affrontate nella Università europee.
Vogliamo riportare in concreto la realtà di un’Università di una piccola città del Belgio, l’Università Cattolica di Leuven ,una ridente cittadina alle porte di Bruxelles, nella parte fiamminga del Paese.
L’Università Cattolica di Leuven è un ateneo generale che offre una gamma completa di studi. Attualmente l’influenza clericale è molto limitata se non assente. Da molti anni conosciuta per la sua attenzione e valorizzazione della ricerca , è indicata tra i migliori Atenei nel mondo da una speciale classifica stilata da QS Top University.
La caratteristica peculiare di questo ateneo viene chiaramente indicata nel suo sito stesso, in cui si legge ““Inspiring the Outstanding” , KU Leuven is an institution for research and education with international appeal. All programmes at this University are based on the innovative research of its scientists and professors” , tradotto, “ Ispirando l’eccezionale, La Cattolica Università di Leuven è un istituto di ricerca ed educazione con richiamo internazionale. Tutti i programmi in questa Università sono basati in ricerca innovativa per i suoi scienziati e professori”. Ricerca e innovazione sono quindi due temi strategici e centrali.
Per questa basilare attività una divisione chiamata LRD, ovvero “Leuven Research and Development” è attiva con un portale specifico dedicato alla ricerca, pubblicazione e opportunità di impiego. Questa divisione aiuta gli studenti ricercatori e gruppi di ricerca in tutti gli ambiti universitari per tutte quelle domande, quesiti, temi legati alla valorizzazione della ricerca medesima insita nel loro percorso didattico formativo.
Facendo degli esempi concreti, aiuta a stipulare un contratto per un progetto di ricerca comune con una azienda, oppure trova una soluzione per l’applicazione di brevetti su idee o scoperte, dà delle licenze per soluzioni tecnologiche e, soprattutto, inizia con i laureandi e laureati dei progetti comuni di aziende denominate in inglese “spin off“.
Ma cosa significa e cosa sono le spin off? Creare una azienda spin-off significa intraprendere un’attività che permette un trasferimento tecnologico e /o di proprietà intellettuale per il quale i risultati di ricerca hanno dato esiti positivi e ne sono stati verificati le valenze commerciali. Questo implica che l’attività economica di una azienda spin off è basata su una conoscenza tecnologica e know -how sviluppato nell’ambito universitario. L’azienda spin -off traduce questi risultati in prodotti commerciali e / o servizi.
Un’azienda “spin off” è il mero risultato di una ricerca e l’Università partecipa tramite dei fondi e sussidi appositi direttamente al capitale azionario dell’azienda al momento della sua formazione. Tipicamente dopo dieci anni l’Università cerca di uscire dal capitale sociale e monetizzare vendendo ai soci fondatori la sua parte per permettere di avere nuovi fondi e nuove risorse per nuovi progetti. Si direbbe, brevemente, investire sui propri studenti e sulle loro idee e progetti.
Si creano quindi le risorse per lo stimolo a tutti i tipi di ricerca da applicazioni fondamentali e da ricerca individuali e progetti su larga scala a consorzi internazionali. L’immagine della tripla elica, ( immagine del DNA) è spesso usata per illustrare l’interazione tra università, governo e industria.
Le aree spaziano dalla bio-medicina, salute umana, bio-scienze ed ambiente, meccatronica, materiali ed energia, economia, legge, arte religione e cultura e diritti umani.
Questo stretto legame tra le istituzioni universitarie, il governo e le aziende coinvolte crea un ambiente di crescita e sviluppo e attiva opportunità per tutti gli studenti laureandi, per l’indotto e per il Paese.
Dal 1986 , opera anche un ufficio competente in ambito accademico, con il fine di ricercare, ottenere e agevolare il corretto utilizzo di fondi messi appositamente a disposizione della ricerca.
Le stesse aziende coinvolte in progetti di sussidio, continuano la loro collaborazione interagendo con gli ambienti didattici tenendo periodicamente dei corsi e seminari agli studenti e portando la loro personale esperienza e il proprio percorso formativo poi divenuto professionale.
Un percorso che accompagnato e aiutato dalla stessa Università ha creato diversi progetti imprenditoriali e opportunità di lavoro, come la ditta “Optidrive“, centesima azienda spin off che si occupa di integrazione di robot antropomorfi in ambito industriale.
Nata dall’idea di tre ingegneri su come integrare, programmare e operare robot antropomorfi in ambito produttivo, oggi occupa diverse persone e si sviluppa su tutto il mercato europeo. Nell’ambito di queste imprese non trovano infatti spazio solamente laureati e personale qualificato, ma tutte le figure professionali necessarie, dalla parte amministrativa, tecnica produttiva, commerciale, necessarie al funzionamento di una vera e propria impresa aperta al mercato.
Un esempio concreto di come un’Università Europea dedita a stimolare la ricerca e lo sviluppo di idee, possa interagire materialmente con i propri ricercatori e studenti a fare impresa, al servizio della comunità, stimolando lavoro, creando ricchezza, aumentando occupazione stabile e duratura nel tempo.
2 comments for “Università e lavoro: l’Università Cattolica di Leuven”