Perché c’è così tanta ignoranza? Una teoria della percezione…

I fatti statistici non arrivano alla gente naturalmente.

Piuttosto il contrario. La maggior parte delle persone interpreta il mondo generalizzando le esperienze personali che, come tali, rimangono di parte. Nei media gli eventi “degni di nota” esagerano l’insolito e concentrano l’attenzione sui rapidi cambiamenti. I cambiamenti lenti e costanti nelle principali tendenze, invece, ricevono molto poco la luce dei riflettori. Inavvertitamente, le persone finiscono per trasportare e identificarsi in un bagaglio culturale stracolmo di fatti superati, ereditato e riempito per lo più a scuola (luogo in cui la conoscenza acquisita sa di vecchio).

Con il Progetto Ignorance identifichiamo le tendenze statistiche globali specifiche che non hanno raggiunto un vasto pubblico. Facciamo domande alle persone sui principali aspetti dello sviluppo globale quali: Ambiente, Salute, Energia, Genere, Economia, Demografia e Governance. La parte che richiede più tempo in questo lavoro è scrivere e progettare le domande e le alternative di risposta. Devono essere precise e chiare e tuttavia non complicate. La domanda deve riguardare un fatto ben documentato di grande importanza, e deve essere concreta, in modo che vi sia una sola alternativa di risposta corretta. Le domande e le alternative di risposta devono essere comprensibili a tutti, specialmente a coloro che non hanno particolare interesse per l’argomento. In Svezia e nel Regno Unito, abbiamo condotto i primi sondaggi in stretta collaborazione con una società di sondaggi leader, Novus Group International AB.

Un’immagine del mondo basata su dati reali

Quando incontriamo l’ignoranza, vogliamo trovare una cura. Ma in molti casi questi possono essere difficili da accettare, in quanto non si adattano ad altri malintesi. Sembrano poco intuitivi, poco alla mano. In questi casi abbiamo bisogno di inventare nuovi modi semplici per spiegarli. Questi nuovi metodi di spiegazione sono l’essenza del nuovo materiale didattico gratuito di Gapminder che rende divertente e facile insegnare e apprendere una visione del mondo basata su dati reali.

Oltre a diffondere spiegazioni intuitive e dati, Gapminder fornisce dati sulla nostra ignoranza, sulla nostra incapacità di percepire i dati reali, sui questionari e sui riferimenti alle nostre fonti di dati. In questo modo speriamo di consentire ad altri di misurare la conoscenza del mondo tra i loro studenti, colleghi, dipendenti, candidati o visitatori del sito web, senza dover cercare le origini dei dati e scrivere le domande da zero.

Una domanda tipica è:

Qual è l’aspettativa di vita della popolazione mondiale?

  1. 50 anni
  2. 60 anni
  3. 70 anni

La risposta corretta è 3. L’aspettativa di vita della popolazione mondiale è di 70 anni.

Combattere l’ignoranza in merito agli sviluppi globali non è mai stato così semplice. Basta pochissimo per capire le dinamiche attorno cui ruota il mondo, per studiare gli aspetti che si riflettono sulla nostra vita con la complicità della nostra indifferenza che diventa presto ignoranza. Con un click si hanno a portata di mano dati reali sull’aspettativa di vita nel mondo, Paese per Paese, oppure risposte a domande molto delicate e discusse come: “Salvare i bambini poveri porterà alla sovrappopolazione?”. Grazie agli strumenti di Gapminder saremo in grado di avere una risposta reale a questa domanda, senza cadere nella trappola dell’ignoranza, che inevitabilmente potrebbe portarci ad una risposta tutt’altro che umana. E, a proposito, la risposta è no.


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