Lo scrigno dell’arte: la vita di Pietro Galliussi

Pietro Galliussi è nato nel 1930 e morto il 7/7/2016 a Pozzuolo del Friuli (Udine). Lo studio di Terenzano rimane aperto comunque, con mostra permanente di pittura, scultura e grafica. Pittore, scultore, grafico, autodidatta, ha ottenuto tra personali e collettive circa quattrocento mostre nazionali e internazionali. E’ noto nell’ambito dell’Avanguardia delle Arti Visive della metà del ’900, di cui è uno dei protagonisti. Nella sua ricerca continua e instancabile ha saputo entrare nello spirito del mondo contemporaneo e delle sue domande esistenziali ha esordito come narratore della civiltà contadina, che ha saputo rappresentare negli oggetti, nelle figure maschili e femminili, nei paesaggi. Fin dalla fine degli anni sessanta ha indagato in modo molto profondo il mondo e il suo mistero non accontentandosi più di quello che vedeva, ma volendo piuttosto scrutare la realtà che non si vede e il pensiero dell’uomo contemporaneo.

Pietro Galliussi

Rappresentare il pensiero nella pittura è una sfida improbabile, ma Galliussi ci ha provato e ci è riuscito con progettualità iterata. Innumerevoli sono i premi, le pubblicazioni e le partecipazioni a mostre personali e collettive in campo nazionale e internazionale, è citato da critici di calibro internazionale. Le sue opere sono state acquisite sia da enti pubblici che da collezionisti privati. Numerosi sono gli enti pubblici che detengono con orgoglio collezioni dei suoi quadri e sculture, l’ultima collezione di 50 quadri è stata acquisita dalla Provincia di Udine nell’aprile del 2016 dove Galliussi purtroppo siglerà con enorme successo la sua ultima uscita da grande Maestro.

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