Lo scrigno dell’arte: Maria Carla Prevedello e l’Enciclopedia

La grande ricchezza, dell’Artista Maria Carla Prevedello, è quella di riuscire a tradurre a mezzo della pittura pensieri che creano una realtà pittorica molto importante, e che conquistano spontaneamente e facilmente lo spettatore. Tanta è la precisione, nella descrizione degli elementi figurativi offerti dall’artista, che ivi non tralascia nemmeno il più piccolo particolare e ad esso stesso viene dato l’incarico di rappresentare il soffio vitale per tutta la composizione. La Prevedello è un’artista profonda e dalle capacità visibili; dietro ai suoi quadri ci sono quarant’anni di lavoro incessante, di ricerca e di pura passione verso quel mondo a lei tanto caro, l’arte. Il lunghissimo impegno rivolto alla ricerca e concretizzato dall’artista negli anni è sempre stato direzionato sia nei confronti delle tecniche artistiche che sull’armonia del colore. Il percorso di pratica e la profonda osservazione dell’uomo e della sua spiritualità condurranno la Prevedello verso un linguaggio pittorico spirituale facendole raggiungere la più alta condizione di consapevolezza di dialogo tra lei e l’arte. Questo impegnativo lavoro d’analisi personale, la conduce anche verso la ricerca di Dio all’interno di sé, che si riversa nell’arte da lei prodotta e ne conquista lo scopo fondamentale della propria esistenza.

Maria Carla Prevedello

DIALOGHI SILENZIOSI
Olio su tavola e oro zecchino
51 cm x 71 cm, 2005

La Prevedello, a mezzo dei quadri, parla e racconta di un individuale percorso di vita e ci omaggia, grazie alle proprie intime commozioni e attraverso la morbidezza del tratto e delle tematiche eviscerate, criptati messaggi evolutivi. L’autrice vede nell’oro il simbolo della metamorfosi e della trasmutazione, questo elemento non mancherà mai nella sua produzione. L’oro è al vertice delle caratteristiche simboliche rispetto agli altri metalli ed è simbolo di purezza e perfezione, è simbolo dello sforzo per raggiungere l’ultima e intima verità delle cose. L’oro è il modello massimo dell’esistenza. L’oro così conquisterà il suo posto fisso nella galleria artistica di Maria Carla.

La pittura della Prevedello è avvolta dal silenzio, grazie al quale lei è in grado di percepire il profondo dialogo interiore. Essendo arte del silenzio la sua, data proprio da questo modo personale di fare arte, lei stessa dal silenzio fa nascere la parola e lì essa stessa incessantemente ritorna.

“Nella vita, come nell’arte, è difficile dire qualche cosa che sia altrettanto efficace del silenzio”.

Basta leggere questa frase del filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein, uno dei più influenti autori della filosofia del ‘900, in cui segreti e silenzi si alternano ben oltre la diffusa consuetudine dell’universo dei simboli. Analizzando l’opera qui presentata: “Dialoghi silenziosi” (prima classificata al concorso internazionale “Golden Brush Award 2013” Dubai – Emirati Arabi e opera selezionata da Auxilia Fondation – Convento di Santa Maria in Valle, Cividale del Friuli (UD)- e facente parte del proprio patrimonio indisponibile), tutti gli elementi appena analizzati sono espressi nella loro più pura grazia. Il rosso e l’oro, seppur marginale, dominano la scena e offrono con drappeggi e luce rifratta, un letto delicato dove poggiare il messaggio delle mani. Le mani, risolte in maniera iperrealista, esprimono attraverso il silenzio un’infinità di messaggi ed essi stessi ci invadono di rimpetto di pensieri positivi. Con la mano si consacra, si benedice, si prega e ci si prende cura, quelle mani così magistralmente risolte ci raccontano la loro storia in ogni minima piegatura della pelle e sono messe in una posizione di calma offrendosi timidamente all’osservazione. Nell’opera della Prevedello il silenzio è così una volontà personale atta ad esprimere la sua dedizione e la sua unificazione alla volontà spirituale. Difatti la forma più alta del silenzio è quella conseguita e mantenuta nella contemplazione, la stessa che l’artista ci invita a fare durante l’osservazione dei suoi elaborati.





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