Enzo Avitabile: Dal rhythm & blues a “Lotto infinito”

Qualsiasi foto che ritragga il Vero è la foto che io immagino”, questa è la fotografia scelta dal cantante e compositore Enzo Avitabile.

Diplomato nella disciplina del flauto al Conservatorio  di Napoli San Pietro a Majella, Enzo Avitabile, sempre alla ricerca di un suono inedito, ha collaborato con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown a Tina Turner. Il suo ultimo album si chiama Lotto infinito e vi troviamo collaborazioni con artisti di fama internazionale.

 

Quanto i ritmi afro-americani hanno influito sul suo modo di fare musica?

“La prima scuola è stata quella del rhythm & blues, del jazz, del funky. Poi ho iniziato a fare una mia ricerca e quindi ho cominciato a lavorare sulla tammurriata, sulla pastellessa che sono ritmi che provengono dalla Grecia, così come la nostra scala napoletana. Questa cosa qui mi ha fatto avere una sorte di base. Poi mettendoci la lingua dialettale napoletana si chiude un po’ un cerchio. La gente è riuscita a capire il mio linguaggio”

Nelle sue canzoni parla molto di “problemi sociali”, come l’immigrazione e tanti altri. Quanto è importante raccontare nella musica problemi sociali e, quindi, di tutti?

“La canzone è importante perché riesce a superare la retorica. E’ una cosa che riesce a toccare il cuore.”

Ci parli di del suo album Lotto Infinito…

“Esiste un lotto zero nella periferia di Napoli, Ponticelli. E’ esistito un prete giovane morto prematuramente che è Don Vincenzo Liardo che voleva cambiare il nome da “Lotto zero” a “Lotto infinito” perché credeva ce fosse giusto che anche le periferie potessero avere anche loro un proprio sogno. Mi è piaciuto questo striscione e così, ispirandomi, ho deciso di chiamare in questo modo il disco. Mi sono detto se racconto la realtà quotidiana di un piccolo spazio, diventa secondo me comune all’intero mondo.”

Elisangela Annunziato

Elisangela Annunziato nasce a Salvador de Bahia in Brasile, ma da piccola viene adottata da una famiglia italiana. Ha effettuato diversi corsi tra cui un corso di formazione in “Organizzazione Eventi Culturali” a Firenze. Dopo la laurea conseguita presso l’università Federico II di Napoli, a ventidue anni, lascia tutto e va per motivi di lavoro negli Emirati Arabi Uniti. Tornata in Italia collabora con diverse associazioni nell’organizzazione di eventi culturali, editoriali e musicali. Da sempre impegnata nel sociale – è stata anche volontaria in Africa- idea e crea “Ti preparo un caffé”, blog che vuole raccontare l’incontro con “il diverso” (da te). E’ la sua scommessa. Oggi é una giornalista pubblicista, autrice del libro Il sogno di Francesca che tratta il tema dell’adozione. 

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