La visione di FareAmbiente: puntare al turismo sostenibile

Un italiano su tre dichiara di prestare maggiore attenzione all’ambiente mentre è in vacanza. Da qui bisogna partire per una nuova visione strategica

Giorgio Cecco

L’Italia è uno dei Paesi più visitati al mondo e diversi sono i fattori d’interesse turistico. Noi di FareAmbiente desideriamo porre l’accento sulle ripercussioni esercitate dalle attività di un turismo di massa sulla biodiversità, su tutti i problemi legati a fenomeni quali i cambiamenti climatici, la desertificazione, l’inquinamento dei fiumi e delle falde acquifere, la perdita della biodiversità, l’aumento di eventi naturali estremi, il disboscamento. Crediamo che il turismo possa rappresentare uno dei volani dello sviluppo, ma, affinché si possano preservare le risorse per le generazioni future, appare necessario che siano portate avanti le linee guida della sostenibilità e che, quindi, si punti a quello che viene definito dalla letteratura internazionale il “turismo sostenibile”. Desideriamo sottolineare quanto sia importante incentivare tale turismo e promuoverlo, anche con il sostegno degli enti locali ed attraverso le amministrazioni regionali, che possono regolamentare e normare (quelle a Statuto Speciale) tale attività, nonché finanziare interventi mirati, rivestendo un ruolo determinante ed attivo nella programmazione e nella gestione delle risorse.
fareambiente
Da recenti indagini degli operatori turistici, un Italiano su tre dichiara di prestare maggiore attenzione all’ambiente mentre è in vacanza. Non solo i turisti, anche gli albergatori dimostrano consapevolezza nei confronti dell’impatto ambientale delle loro strutture. La notizia che tre quarti dei proprietari dei siti abbiano già adottato misure eco-responsabili appare importante per l’ambiente ed anche per l’offerta turistica del Belpaese. Tutto ciò fa ben sperare per un futuro del settore all’insegna della tutela ambientale mantenendo l’alta qualità del servizio, con un incremento della richiesta da parte dei turisti e, di conseguenza, dello sviluppo economico, con nuove attività ed un incremento dell’occupazione. Crediamo che in Italia sia fondamentale puntare sul turismo e, nello specifico, su quello responsabile e su altre attività di alto valore aggiunto. Vanno, quindi, abbandonati settori non sostenibili, né per l’ambiente, né dal punto di vista economico, come, ad esempio, l’industria pesante, caratterizzata dal forte impatto ambientale ed altamente inquinante.

Movimento Ecologista Europeo “Fare Ambiente”
Coordinamento Regionale Friuli Venezia Giulia via Domenico Rossetti, 59 – 34141 Trieste
tel. +393467851062 e-mail g.cecco@fareambiente.it

Giorgio Cecco, coordinatore per il Friuli Venezia Giulia del Movimento Ecologista Europeo “Fare Ambiente”

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