Dalla Toscana a Kinshasa per salvare madri e bambini nel ricordo di Mirko

@uxilia è impegnata nella realizzazione di un ospedale pediatrico a Kinshasa: l’obiettivo è quello di portare la speranza a molte giovani partorienti e ai neonati. Questi potranno venire al mondo in totale sicurezza, in un istituto igienicamente sano e con l’assistenza di personale preparato

Egi Comuzzi De Luca

 12321507_1012885012090680_8419374637123455591_nIn Africa, i primi 28 giorni di vita di un bambino, il cosiddetto periodo neonatale, sono molto rischiosi, nonostante i notevoli miglioramenti conseguiti in ordine alla riduzione della mortalità infantile. Moltissimi bambini continuano a nascere prima del termine, sottopeso e in condizioni che li espongono al rischio di infezioni e complicazioni derivanti dalla prematurità. A questa terribile condizione, si aggiunge quella delle madri: durante la gravidanza, non hanno avuto la possibilità di nutrirsi adeguatamente, né hanno potuto usufruire di un’assistenza adeguata, tanto meno al momento del parto. Ciò comporta un elevato rischio di morte per le madri, durante e dopo il parto. La mortalità materna mette severamente a rischio la vita dei neonati, più soggetti a malattie e morte a causa di inadeguate misure assistenziali.

Un terzo delle morti neonatali nel mondo si verifica in Africa. Circa tre decessi su quattro avvengono durante la prima settimana di vita e quasi la metà di essi entro le prime 24 ore. Le morti nel periodo neonatale contribuiscono per un terzo alle morti di tutti i bambini di età inferiore a cinque anni. Un’assistenza adeguata, personale qualificato e strutture accessibili potrebbero prevenire fino a due terzi di queste morti.

In particolare, nella Repubblica Democratica del Congo, il tasso di mortalità infantile è di 75 (per 1000 nati vivi). Nel 2015, il Paese si è classificato al settimo posto al mondo per numero di decessi infantili (i sei Paesi che lo precedono appartengono tutti all’Africa centrale) ed al diciassettesimo per il tasso di mortalità materna, con 540 su 100.000. Un altro dato impressionante, risalente al 2010, riguarda i decessi dei bambini di età inferiore a cinque anni. Circa la metà di queste morti si è verificata in soli cinque Stati: India, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Pakistan e Cina.

Proprio a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, @uxilia Toscana ha abbracciato il progetto del piccolo ospedale pediatrico “Mirko Mori”. La struttura è stata fortemente voluta dai genitori di Mirko, un quindicenne tragicamente scomparso a Reggello (FI) nell’aprile del 2014, in sua memoria. Il proposito è quello di portare la speranza a molte giovani partorienti e ai neonati, che potranno venire al mondo in totale sicurezza, in un istituto igienicamente sano e con l’assistenza di personale preparato.995380_1012885002090681_4784975907286181898_n

Il progetto è stato realizzato grazie a Viviana De Angelis e Massimo Mori, i genitori di Mirko, a don Jean Pierre Kanku, il vice-parroco di Reggello che ha donato il terreno dove sorge l’ospedale, a Blanca Lewo, l’ingegnere congolese che ha progettato la struttura seguendone i lavori, ai compagni di scuola di Mirko, di tutte le scuole da lui frequentate, a tutte le associazioni sportive e di volontariato, ad alcune parrocchie del territorio coinvolte nelle iniziative di raccolta fondi, ed a tantissimi altri donatori. Il progetto è, quindi, nato e cresciuto grazie alla generosità di tante persone, che in pochi mesi hanno permesso di raccogliere più della metà del costo stimato per la realizzazione dell’ospedale. Il 20 novembre scorso sono stati avviati i lavori di costruzione del primo lotto, comprendente sala operatoria, maternità, infermeria, bagni ed accettazione. I progressi sono stati rapidi e oggi, metà aprile, si stanno già allestendo ed attrezzando i locali ultimati. Di questo passo, la prima parte dell’ospedale potrà già essere operativa da maggio.

Una volta operativo, l’istituto potrà avvalersi della disponibilità delle Suore diocesane del “Cuore Immacolato di Maria di Kananga” presenti a Kinshasa, dirette da una loro consorella medico. Le medicine necessarie saranno assicurate dalla “Caritas” di Firenze attraverso il settore dedicato alle medicine per le missioni, il “Centro Medicinale Missionario di Firenze”. I beneficiari dell’ospedale saranno le famiglie residenti nel quartiere MPASA 2, una zona molto povera della periferia di Kinshasa. Essendo ancora in via di sviluppo, essa manca di tutte le strutture primarie, quali ospedali, scuole, acqua, elettricità. La noti- zia della costruzione di un piccolo ospedale è arrivata subito alla popolazione, che l’ha accolta con immenso entusiasmo.

Sul sito www.auxiliaitalia.it e sulla pagina Facebook di @uxilia Toscana è possibile consultare tutte le informazioni aggiornate sul progetto e le foto che documentano l’avanzamento dei lavori.

Un plauso va, dunque, alla famiglia di Mirko Mori e ai volontari di @uxilia Toscana che, avendo già realizzato la prima parte, continuano a promuovere il progetto per poter finanziare anche la seconda parte. L’ospedale pediatrico “Mirko Mori” è un progetto significativo, attraverso il quale si perseguono due degli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio sanciti dall’Onu nel 2000 e conclusi nel 2015. Essi prevedevano la riduzione della mortalità infantile ed il miglioramento della salute materna. Il successo è tanto più rilevante se lo si colloca proprio nella Repubblica Democratica del Congo, un Paese nel quale l’Obiettivo della riduzione della mortalità infantile ha ottenuto solamente un progresso minimo negli ultimi 15 anni.

Egi Comuzzi De Luca, ufficio comunicazione di @uxilia Onlus

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