Vaccini: chi sono i veri nemici?

Ogni anno le vite di 3 milioni di bambini vengono salvate dalle vaccinazioni e 2 milioni di bambini muoiono per malattie prevenibili con il vaccino.

I vaccini sono uno dei più grandi successi della sanità pubblica ma la comunità anti-vaccino sta diffondendo notizie false sulla presunta non efficacia e pericolosità dei vaccini per interessi perlopiù economici e per diffondere costose cure alternative. Certamente all’interno di questo movimento ci sono persone veramente spinte da buone intenzioni che credono che i vaccini siano dannosi, ma la diffusione del messaggio sulla pericolosità dei vaccini sta avendo conseguenze importanti. Negli USA ad esempio ci sono focolai di malattie prevenibili con i vaccini causati dal crescente numero di bambini non vaccinati e in Italia l’Oms ha lanciato l’allarme: le coperture medie nazionali hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi 10 anni per quasi tutte le vaccinazioni. Il 2015 è il termine ultimo fissato dall’Oms per eliminare il morbillo e la rosolia congenita dall’Europa, ma l’Italia è in ritardo, e non da sola. In Europa i dati sono allarmanti, negli ultimi quattro anni sono stati registrati oltre 100 mila casi di morbillo e 90 mila di rosolia. Le campagne mediatiche contro i vaccini però non sono le sole a creare allarmismo: gli scandali e le speculazioni delle case farmaceutiche alimentano lo scetticismo dell’opinione pubblica.

Ecco alcuni falsi miti sui vaccini da sfatare secondo l’Oms e molti medici, come la dottoressa Jennifer Raff, biologa e antropologa, ricercatrice presso l’Università dal Texas che si è molto occupata di questo tema.

  • I vaccini non sono così efficaci nel prevedere le malattie

Grazie ai vaccini sono state sconfitte numerose malattie mortali ormai rarissime o scomparse del tutto in Occidente come la poliomelite e il vaiolo.

Oggi la poliomielite è stata quasi sconfitta completamente: a livello mondiale si è passati da circa 350 mila casi registrati nel 1988 a 1.652 casi nel 2007, sino al minimo storico di 223 casi nel 2012. L’ultimo caso americano risale al 1979, mentre nel nostro paese è stato notificato nel 1982.

Uno dei maggior successi delle campagne di vaccinazioni è la scomparsa del vaiolo: causata  dal virus Variola, nel 30% dei casi risulta fatale. Il vaiolo oggi non esiste più nel mondo, è scomparso definitivamente nel 1979. Eppure, sul finire degli anni ’60, il vaiolo era ancora endemico in 31 paesi del mondo causando la morte di quasi 2 milioni di persone all’anno.

  • Migliore igiene e sanificazione fanno scomparire le malattie, i vaccini non sono più necessari

Molte infezioni possono diffondersi indipendentemente dal livello di igiene: se le persone non sono vaccinate, malattie che sono diventate non comuni come la poliomelite e il morbillo tornerebbero ad esserlo molto velocemente.

  • L’infezione naturale è meglio di qualsiasi vaccinazione

Le malattie infettive causano uno stress del sistema immunitario che a sua volta espone ad altre malattie: essere protetti dalle malattie infettive protegge anche da questo rischio. Inoltre malattie come il morbillo, la parotite e la rosolia possono portare a gravi complicazioni sia in bambini che in adulti, compresa la polmonite, l’encefalite, la cecità e la morte.

I vaccini interagiscono con il sistema immunitario per produrre una risposta immunitaria simile a quella prodotta dall’infezione naturale, ma non causano la malattia evitandone i rischi connessi: il prezzo da pagare per ottenere l’immunità attraverso l’infezione naturale potrebbe essere molto alto.

  • I vaccini non sono stati rigorosamente testati per la sicurezza

I vaccini vengono sottoposti al più elevato livello di controllo rispetto a qualsiasi altro farmaco ma hanno anche una garanzia in più: essendo uno dei pochissimi farmaci ad essere somministrati da decenni a milioni di persone diverse tra loro in tutto il mondo, i vaccini possono essere considerati tra i farmaci più sicuri e testati che esistano in commercio.

I vaccini attualmente disponibili devono passare rigorosi test di sicurezza prima di essere approvati per l’uso (negli USA da parte della FDA, in Europa da parte dell’EMEA, in Australia dalla Therapeutic Goods Administration). Questi test sono obbligatori per legge e di solito sono eseguiti durante le fasi di preparazione del vaccino. Inoltre, la sicurezza dei vaccini è monitorata, una volta che essi entrano in uso, tramite la segnalazione degli eventi avversi a questi farmaci.

  • I vaccini hanno diversi effetti collaterali dannosi a lungo termine che sono ancora sconosciuti. La vaccinazione può anche essere fatale.

vaccini pericoli

In realtà i vaccini sono molto sicuri e la maggior parte delle reazioni ad essi sono lievi e temporanee e si manifestano in forme febbrili o dolori al braccio. Qualsiasi grave lesione o morte causati dai vaccini sono eventi rarissimi e sono attentamente monitorati e studiati per capire se esiste davvero una correlazione scientifica con il vaccino. In ogni caso i benefici della vaccinazione superano di gran lunga i rischi, e senza di essi il numero di malati e morti sarebbe maggiore.

In questa tabella sono riportati i rischi di malattia paragonati ai rischi di due vaccini molto comuni.

  • Il vaccino MMR (MPR in Italia, trivalente) causa l’autismo

Il medico che diffuse l’ipotesi nel 1998 fu pagato da un avvocato che si occupava di risarcimenti per danni da vaccino per falsificare dei dati in modo da fornire all’avvocato qualcosa su cui appoggiare le sue richieste di denaro. In seguito il medico fu radiato dall’ordine dei medici ma molti continuarono a credere ad un presunto nesso tra vaccini e autismo: in realtà non esiste altra ricerca scientifica valida o realizzata con metodi corretti che ipotizzi questo nesso, anzi, tutti gli studi più corretti lo smentiscono

  • Alcune sostanze presenti nei vaccini, come l’alluminio e il mercurio, sono dannose per i bambini

L’alluminio viene inserito nei vaccini come adiuvante, ovvero come componente progettato per migliorare la risposta immunitaria del corpo. I bambini però consumano più alluminio nel latte materno naturale di quanto lo facciano nei vaccini e sono necessari livelli di questa sostanza molto più elevati perché possa essere dannosa. Il Tiomersale (composto organico che contiene mercurio) è utilizzato come conservante ma non ci sono prove che la quantità di mercurio usata nei vaccini rappresenti un rischio per la salute.

  • Se i figli degli altri sono vaccinati non serve vaccinare i propri figli

Non vaccinarsi non solo espone chi lo fa al pericolo di malattia ma espone anche la sua comunità visto che è proprio la vaccinazione comune che protegge un gruppo dalle malattie infettive. Inoltre i vaccini non sono efficaci al 100% quindi è possibile che un bambino vaccinato venga contagiato, come chi soffre di immuno carenza o allergia a certi componenti e dunque non può ricevere vaccinazioni: queste persone dipendono dagli altri membri della comunità. Più individui sono “scoperti” più la malattia rischia di ricomparire.

  • Le malattie prevenibili con il vaccino ormai sono debellate: non c’è più bisogno di vaccinarsi.

Il mondo oggi è altamente interconnesso: gli agenti infettivi quasi scomparsi in Europa continuano invece a circolare in altre parti del mondo e possono facilmente superare i confini geografici infettando chi non è protetto.

Il nemico non è il vaccino, ma la malattia.

Negli ultimi anni sono stati creati ad hoc allarmismi e panico per la presunta rapida diffusione di nuove malattie pericolose. Così sono stati in breve tempo creati nuovi vaccini molto costosi (e in quanto nuovi non così sicuri) che tantissime persone si sono precipitate a comprare per eludere il pericolo di una nuova epidemia. Premesso che era difficile prevedere la reale diffusione di queste malattie, è chiaro che le case farmaceutiche hanno sfruttato la situazione di panico a loro favore. Ancora una volta però non è il vaccino ad essere il nemico: sono le case farmaceutiche e la superficialità e ingenuità delle persone spinte dal panico a creare queste situazioni.

Ognuno deve valutare attentamente le circostanze e capire dove si celano i pericoli reali, informandosi correttamente e criticamente.

Marta Regattin

Marta Regattin

Nata a Udine il 14/03/1995 e residente a Padova, dopo la maturità scientificasi è iscritta al corso “Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Diritti Umani” all’Università degli Studi di Padova che sta attualmente frequentando. Collabora con SocialNews da marzo 2015, contribuendo alla realizzazione della rivista cartacea. 

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