Casa di riposo Michail Bakunin di Daniele Borghi

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

 

Un libro capace di trasmettere forza a chi cerca di raggiungere la propria indipendenza.

unnamed (3)Lo scrittore Mauro Corona durante un suo intervento al Festival Parolario di Come, lo scorso agosto ha detto che i vecchi, una volta, non li portavano nelle case di cura, ma li usavano per cantare le ninne nanne. Sì, proprio perché nei vecchi, i saggi di una volta, oggi rifiutati, rigettati, vi è il tesoro dell’esperienze, del sapere, della nostra memoria. Daniele Borghi nel suo romanzo “Casa di riposo Michael Bakunin” descrive il coraggio di un ragazzo che lascia la sua città, per realizzarsi in campo lavorativo. Un lavoro per niente facile, ma che si svela luogo d’incontro capace di trasmettere messaggi forti e attuali. Una narrativa discorsiva aperta a lettori di ogni tipo, diretta e colloquiale in cui il lettore si sente avvolgere di familiarità e in cui può facilmente riconoscere la realtà di tutti i giorni.

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