Guida allo studio dell’Illuminismo: tra ragione e libertà

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

Il termine ‘illuminismo’, il concetto storico, le idee, la società, la religione, la natura e i principali esponenti.

Fonte: google.it

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Spesso adoperiamo il termine “illuminare” nel lessico di tutti i giorni: illuminare un volto con una nuova tinta ai capelli o con l’applicazione di oli; illuminare l’incarnato con creme e make up; illuminare le nostre giornate, con la presenza di persone piacevoli. Basta citare la celebre poesia ermetica di Ungaretti, “Mi illumino d’immenso” per notare l’importanza di questo concetto. L’etimologia della parola deriva la latino lux, lucis, la luce è da sempre l’elemento che dona vita, allegria. Le piante si sviluppano attraverso il fenomeno della fotosintesi clorofilliana. Si ha un collegamento, quindi, con la vita, la nascita e lo sviluppo. Gli storici quando studiano fatti e avvenimenti di un periodo traggono le caratteristiche e connotano una data d’inizio e una di fine di un periodo storico, che diventa molto simile ad un contenitore concettuale. Quelle caratteristiche denotano, poi, il nome da scegliere. Con Illuminismo viene indicato il periodo che ha inizio nella prima metà del Settecento. Viene scelto questo nome per l’etimologia della parola, che indica i “Lumi”, cioè, la ragione che guida la vita in tutti i suoi aspetti. Si inizia a vedere il mondo con occhi diversi, sotto la luce del sapere, della cultura, della scienza. Si cercano risposte concrete e prove, si da spazio alla ricerca. Le prime zone investite da quest’innovazione sono state l’Inghilterra, i Paesi Bassi, la Francia. La cultura diviene la lampada che pone in risalto il progresso civile e sociale, prima di allora oscurato dall’ignoranza. Argomento principale è l’uomo e la sua esistenza, si cercano ancora le risposte alle tre domande esistenziali che accompagnano l’individuo: chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Si ha una nuova figura d’intellettuale-filosofo che affianca il sovrano, per migliorare i rapporti sociali, ma sappiamo, anche, che era spinto da interessi economici, perché la cultura per progredire ha bisogno di finanziamenti. Quindi il fenomeno rientra sostanzialmente nella borghesia, con il dilaniarsi di concetti ispirati all’onore, la gloria, l’uguaglianza, i diritti di sangue e i privilegi ereditari. La vita nella sua essenza viene spiegata alla luce e si cerca di percorrerla vedendo quello che si ha intorno, perché chi cammina al buio inciampa, urta e cade scontrandosi con le “cose”. Grande influenza è dovuta all’apporto delle nuove conoscenze di Galileo e Newton e il notevole contributo della matematica, per la veridicità e la prova del vero. La Chiesa ha condanno questo nuovo vedere contrastante alla loro dottrina dei padri della Chiesa, infatti, tra i nuovi studiosi si diffonde una nuova religione, il Deismo: una religione senza dogmi, che identificava Dio con l’ordine supremo della natura. La natura viene, infatti, posta al centro della nuova mentalità. L’Illuminismo, però, assume aspetti peculiari diversi nei vari paesi, anche se ci sono principi di fondo comuni, come la battaglia per il conseguimento di una liberazione dell’uomo. La cultura si afferma con la nascita delle Enciclopedie e con la diffusione della stampa e dei giornali. In Francia, Gian Giacomo Rousseau diviene uno dei principali collaboratori dell’Enciclopedia, anche lui esalta la natura, vista però, con aspetto più romantico, infatti, pensa che l’uomo possa conseguire la propria felicità non potenziando la ragione, bensì, seguendo i propri impulsi primigeni e istintivi. Altra figura di notevole importanza è François- Marie Arouet de Voltaire a cui si deve la divulgazione d’idee illuministe, sia in Francia, sia in tutta Europa. Si tratta di un intellettuale impegnato nella lotta contro i pregiudizi, indirizzato a costruire una società migliore. Impegnato nella lotta a favore della tolleranza e della libertà di pensiero. Fiducioso solo dell’utilizzo della ragione e della scienza, per portare avanti il progresso culturale, capace di schierarsi contro le autorità con una vena sarcastica, la sua, infatti, è stata una battaglia culturale che ha posto le basi alla Rivoluzione Francese.

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