Commemorazione dei defunti: Papa Francesco prega alle tombe dei suoi predecessori.

 di Tiziana Mazzaglia

Giorno 2 Novembre ricorrenza in onore dei defunti. Sepolture, che come ben diceva l’illustre poeta Ugo Foscolo, spingono ad egregie azioni

Papa Francesco in preghiera. Fonte: ansa.it

Papa Francesco in preghiera. Fonte: ansa.it

Il 2 Novembre 2013, Papa Francesco Bergoglio si è recato nelle Grotte del Vaticano, per accostarsi in preghiera alle tombe dei Papi, suoi predecessori: Benedetto XV, Pio XI, Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo I. Un’antica tradizione decantata nella poesia di Ugo Foscolo, “I Sepolcri”, in contrapposizione all’Editto di Saint Cloud, emanato il 12 giugno 1804, da Napoleone, al fine di allontanare i cimiteri dai centri abitati. Il Foscolo esalta la funzione dei cimiteri, utili all’uomo vivo per riflettere sulle tre domande esistenziali, che da secoli sollecitano alla riflessione: Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? La visita ai cimiteri correlata da una sosta per leggere le lapidi, come dice il poeta, spinge ad “egregie azioni”. Sollecita, cioè, a vivere la propria vita realizzando una missione, poi impressa sulla propria lapide in testimonianza utile a sollecitare buone azioni. Sempre il Foscolo, nel sonetto “A Zacinto” piange il suo esilio e il crudele destino, che lo condanna ad avere una sepoltura lontana dalla sua terra natia e dai suoi familiari. Un destino, ancora oggi, esistente per molti immigrati.

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