Piccole bugie… spesso e volentieri

Alcuni recenti sondaggi hanno confermato che il 43 % degli italiani mente regolarmente. Attenzione però: si tratta di piccole bugie che si dicono con uno scopo preciso, come se fosse una scusa per un ritardo, oppure per compiacere qualcuno e semplicemente per evitare una discussione in famiglia o con gli amici.
Per lo più sono semplicemente, come sono state definite da più sociologi e psicologi, delle “Variazioni Creative della Realtà”, cioè piccole bugie dette per sentirci sciocchi dopo, e che non servono a nulla, se non a farci sentire più piacevoli di fronte agli altri. Ma una volta o l’altra, sicuramente cadremo (se non siamo già caduti) nella tentazione di dire piccole bugie, soprattutto di fronte agli sconosciuti, con cui la libertà di agire è dalla nostra parte. Ciò potrebbe anche essere semplicemente una valvola di sfogo e un modo per evadere dalla realtà quotidiana, come si faceva da bambini quando si impersonava il proprio idolo dei cartoni animati o delle fiabe, per sentirsi qualcun altro

Ma non ci si deve preoccupare se questi sono eventi soltanto occasionali: è necessario saperne mantenere le distanze e di conseguenza occorre anche capire a quale nostro bisogno rispondono. Ciò può essere un’occasione per capire le nostre fragilità di uomini, prendendo degli impegni con noi stessi, come quando si dice di voler fare la dieta: si spera che ci convinceremo, prima o poi, a iniziarla sul serio.

Ma come si costruisce una buona bugia? Il segreto principale è saper mescolare informazioni vere con informazioni false, fatti accertati e/o inverosimili, per riuscire poi a sostenere una tesi che realmente non ha fondamento.

di Mauro Farina

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