L’arte è tramite tra culture diverse: L’annunciazione di Botticelli a Israele.

Sandro Botticelli, “L’Annunciazione di San Martino alla Scala”1481, affresco, 243 cm x 555 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze.

Il 17 settembre 2013, “L’annunciazione di San Martino alla Scala” di Sandro Botticelli, viene esposta nel Museo Israel, di Gerusalemme, dove è stata trasferita e destinata ad una mostra. L’opera, del Rinascimento italiano, oltre a presentare un episodio evangelico cristiano, si pone come tramite, tra due diverse culture e diventa portavoce di dialogo, fraternità e pace. Definita, quindi, “ambasciatrice del bello e della fede”. Accolta, con entusiasmo ed emozione dal direttore del Museo, James Snyder, che intervistato ha detto: ”Per noi la possibilità di ricevere ed esporre, per diversi mesi, un capolavoro del primo Rinascimento è un qualcosa di straordinario”. L’opera non solo ha in sé tutte le innovazioni tecniche e artistiche della prospettiva rinascimentale, ma offre, anche, uno scenario della città di Gerusalemme, rappresentata a sinistra, dietro l’angelo, dando rilievo al Monte Tabor. Un messaggio chiaro per esaltare un luogo significativo nella cultura cristiana. Una presenza che coincide con l’inizio delle attività della Fondazione Italia-Israele per la Cultura e le Arti, e con l’inizio della festa ebraica dei Tabernacoli. Questa mostra, diretta da Simonetta della Seta, nasce dalla volontà dell’ambasciatore Francesco Maria Talò stimatore del valore e della bellezza dell’arte: “Quando portiamo qua un capolavoro come questo, portiamo il meglio dell’Italia”. Un messaggio forte e chiaro per l’Italia, in un periodo di varie difficoltà, quasi un campanello d’allarme che squilla e invita ad apprezzare e sfruttare il vasto patrimonio artistico e culturale. Indice di come il dialogo interculturale possa fungere da specchio per imparare ad apprezzare le proprie ricchezze.

Per approfondimenti: www.ansa.it


di Tiziana Mazzaglia

 

 

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