Liberato il giornalista Domenico Quirico, per 5 mesi prigioniero in Siria

Domenico Quirico con il ministro degli Esteri Emma Bonino. Fonte: RaiNews24.it

È giunto questa notte all’aeroporto di Ciampino Domenico Quirico, giornalista torinese de La Stampa rapito lo scorso aprile mentre si trovava in Siria come inviato di guerra.

Del reporter, liberato ieri sera insieme al docente belga Pierre Piccinin e accolto all’arrivo dal Ministro degli Esteri Emma Bonino, si erano perse le tracce il 9 aprile, mentre la notizia del rapimento venne diffusa il 9 giungo dopo venti giorni di ricerche segrete da parte della Farnesina.

Nelle prime dichiarazioni rilasciate ai giornalisti che lo attendevano all’arrivo all’aeroporto ha confessato di non essere stato trattato bene durante la prigionia e di aver vissuto in condizioni molto dure: «Ho cercato di raccontare la rivoluzione siriana, ma può essere che questa rivoluzione mi abbia tradito. Non è più la rivoluzione laica di Aleppo, è diventata un’altra cosa»

In mattinata è stato poi ascoltato per tre ore dai magistrati della Procura della Repubblica, che avevano aperto un fascicolo per il reato di sequestro di persona con finalità di terrorismo, a cui ha raccontato di essere stato fermato da due pick-up con a bordo uomini armati dell’esercito siriano libero per poi essere consegnati al gruppo Abu Ammar. Ha inoltre affermato di non sapere se Assad abbia usato i gas «Eravamo all’oscuro di tutto quello che stava accadendo, anche dell’attacco con i gas».

Il giornalista ha anche dichiarato di aver provato a scappare per due volte insieme al compagno di prigionia belga, subendo altrettante finte esecuzioni con una pistola.

Dal Quirinale arriva la soddisfazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Vivissimo apprezzamento per l’impegno dispiegato dal ministro Emma Bonino, dal ministero degli Esteri e dai Servizi per il successo di tutti i delicatissimi passi volti a garantire la libertà di Domenico Quirico».

 

di Michela Arnò

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