Discriminazione: dal rapporto annuale dell’ILGA brutte notizie per l’Italia

Fonte: ILGA Annual Review 2013

 È stato recentemente pubblicato dall’ILGA Europe (International Lesbian and Gay Association), una rete che collega oltre 400 associazione di omosessuali in tutto il mondo, un rapporto annuale che analizza l’implementazione dei principali diritti umani riconosciuti dal diritto internazionale in riferimento alle comunità parte del network.
I paesi nei quali il livello di rispetto e garanzia dei diritti è più alto sono il Regno Unito, il Belgio e la Norvegia: l’analisi non si è limitata ai singoli Stati, ma anche l’attività riguardo alle istanze del mondo LGBTI delle principali Istituzioni sovranazionali sono state osservate e commentate.

In generale, il rapporto rileva come ONU e Alto Commissario per i Diritti Umani rispondano positivamente alle petizioni dando così il “buon esempio”, tuttavia ciò è dovuto principalmente alla forza delle reti come l’ILGA che sfruttano la loro posizione per condurre battaglie d’opposizione organizzate e sempre più efficaci. A livello europeo, è sottolineato come il Parlamento Europeo sia, tra tutte, l’istituzione che più si occupa dei diritti di gay e lesbiche con l’obiettivo di promuovere l’eguaglianza sostanziale all’interno dell’Unione.

Cattive notizie, invece, per l’Italia che registra un alto tasso di discriminazione, intolleranza, razzismo ed omofobia piazzandosi al 36° posto della classifica stilata dall’ILGA tra Bosnia e Bulgaria. Il rapporto registra dei miglioramenti in termini di equità dovuti principalmente all’attività giudiziaria piuttosto che a quella legislativa. Pare che la politica ponga ancora ostacoli e resistenze all’adozione di leggi in favore dell’equiparazione del valore legale delle unioni e altri diritti.

A questo link è disponibile l’intero documento: http://www.arcilesbica.it/documenti/2013.pdf

di Angela Caporale

Angela Caporale

Giornalista pubblicista dal 2015, ha vissuto (e studiato) a Udine, Padova, Bologna e Parigi. Collabora con @uxilia e Socialnews dall’autunno 2011, è caporedattrice della rivista dal 2014. Giornalista, social media manager, addetta stampa freelance, si occupa prevalentemente di sociale e diritti umani. È caporedattore della rivista SocialNews in formato sia cartaceo che online, e Social media manager. 

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