La crisi compromette l’alimentazione: effetti e conseguenze.

 

Che ruolo ha l’alimentazione nel fabbisogno giornaliero umano?

Il lemma ‘alimento’ è definito dal Dizionario Devoto-Oil come la materia prima che «(…) fornisce materiali indispensabili all’eventuale accrescimento e allo sviluppo delle funzioni fondamentali per la vita dell’individuo e della specie».

La piramide alimentare.[gallery]

 

 

Basta ripercorrere le fonti storiche per capire come sia fondamentale non solo per lo sviluppo del singolo individuo, bensì per l’intero paese. Nei periodi di guerra era difficile poter lavorare i campi e allevare gli animali, gli uomini erano impegnati a combattere, inoltre le azioni di guerra devastavano interi territori. La popolazione non aveva un’alimentazione varia e ricca, non potevano permetterselo. Questo aveva comportato un indebolimento del fisico compromettendo la salute. Senza una giusta alimentazione non è possibile guarire dalle malattie, difficilmente si porta a termine una gravidanza, aumenta così il tasso di mortalità e diminuisce quello di natività. Per un popolo significa andare incontro ad un arresto di sviluppo, che compromette l’intera crescita, si parla anche di crescita economica e culturale. Molti popoli hanno, così, conosciuto la loro fine.

Cosa sta succedendo oggi?

Anche ai nostri giorni l’alimentazione sta subendo le conseguenze drastiche della crisi economica e della guerra. In Grecia si parla già di supermercati che dal primo settembre metteranno in svendita cibi già scaduti per chi non riesce ad affrontare il costo dei prodotti genuini. Venduti con la scritta “cibo di passata conservazione”, che sarà impressa in stampatello insieme ad un marchio di riconoscimento e saranno posti in uno scaffale apposito. Notizie riportate in un documento ufficiale della Camera di commercio di Atene.

Come mai siamo arrivati addirittura a questo?

Eppure, già con lo Stato costituzionale e le amministrazioni pubbliche si vigilava sull’igiene e la protezione sanitaria degli alimenti. Nel primo e secondo dopoguerra furono applicati i modelli della Costituzione tedesca di Weimar del 1919. Dopo la seconda guerra mondiale nel ricostruire l’Europa erano stati indirizzati aiuti alimentari per il Vecchio Continente. Con il passare degli anni l’alimentazione è diventata sempre più oggetto di tutela e si sono formate varie istituzioni, come la FAO (Food and Agriculture Organization) che ha sede a Roma e la OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Per tutelare la tutela sanitaria del consumatore è stata anche costituita la “Commissione per il Codex Alimentarius”. Dal 1974 si parla di sicurezza alimentare globale. Nel 1981 si è deciso di far ricorrere ogni 16 ottobre la giornata mondiale dell’alimentazione. Nel 1986 è stato elaborato un database statistico da dove attingere informazioni agricole di tutto il mondo. Nel 1994 per merito della FAO è stato elaborato un programma speciale per la sicurezza alimentare, denominato SPFS, proprio per quei paesi a basso reddito e con deficit alimentare. Nel 1998 si presta attenzione ai pesticidi utilizzati e si tutela anche quest’ aspetto. Numerosi e frequenti sono stati, nell’arco di tutti questi anni, gli incontri tra studiosi e politici, per affrontate e tutelare l’alimentazione. L’UE (Unione Europea) sancisce l’alimentazione e impone di seguire la tracciabilità del prodotto, promuove la diversità basata sulla qualità e impone l’utilizzo di etichette d’identificazione del prodotto. Nel 2002 è stato riaffermato l’impegno di diminuire la fame nel mondo ponendo l’obiettivo al 2015. Una data a cui stiamo giungendo annullando tutto il percorso intrapreso, al punto di commercializzare ‘cibi di passata conservazione’! Una scelta che potrebbe essere imitata anche in Italia e in altri paesi, con tutte le notevoli e gravi conseguenze.

Per approfondimenti: http://www.youtube.com/watch?v=ZgaORFnc7xk&sns=em  Alimentis, la rete regionale per le fasce deboli, a cura di Antonella Di Luzio

 http://www.linformatore.info/?p=441 Alimentazione: rappresentazione e ritualità, di Tiziana Mazzaglia.

di Tiziana Mazzaglia

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