Lo Sportello Infoazzardo

Cesare Guerreschi

La funzione dello Sportello Infoazzardo è quella di fornire risposte immediate ed efficaci per tamponare situazioni di emergenza ed eventualmente attivare un percorso di guarigione duraturo.

La Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive (S.I.I.Pa.C.), fondata nel 1999 da Cesare Guerreschi, è stata la prima struttura in Italia a porsi l’obiettivo di studiare ed approfondire il fenomeno del Gioco d’Azzardo Patologico, al fine di fornire un efficace programma di intervento non solo a chi ne era colpito, ma anche ai familiari. Il primo Sportello Infoazzardo è nato a Roma nell’aprile del 2001, per la volontà del Comune di prevenire ed intervenire sul disagio sociale legato al Gioco d’Azzardo Patologico, ed è stato il primo di una lunga serie tuttora in espansione. Attualmente, è attivo quello di Bolzano. La funzione dello Sportello Infoazzardo è quella di fornire risposte immediate ed efficaci per tamponare situazioni di emergenza ed eventualmente attivare un percorso di guarigione duraturo. Questo grazie all’esperienza pluriennale maturata dagli operatori della S.I.I.Pa.C. (psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, avvocati, commercialisti, tutor) che operano in equipe avvalendosi ognuno delle proprie competenze professionali. In generale, lo Sportello Infoazzardo si propone di:

1.Fornire un iniziale servizio di informazione e consulenza ai giocatori patologici ed ai loro familiari, sia mediante contatto telefonico sia, successivamente, tramite colloqui informativi con personale specializzato e gruppi di auto-mutuo-aiuto;
2.Studiare il fenomeno a livello locale e nazionale, al fine di acquisire precise informazioni sull’epidemiologia dello stesso nel nostro Paese, capire le modalità dell’instaurarsi della patologia e definire le fasce di popolazione più colpite, così da poter elaborare interventi di prevenzione mirata;
3.Organizzare e proporre corsi di formazione per il personale appartenente alle strutture di prima accoglienza e per coloro che sono maggiormente a contatto con i giovani, al fine di fornire gli strumenti sufficienti per riconoscere i sintomi della problematica e prendere le dovute contromisure;
4.Informare e sensibilizzare insegnanti, genitori, operatori dei servizi territoriali (Servizi Sociali, Ser.T., DSM, associazioni del privato sociale), cittadinanza tutta;
5.Informare e sensibilizzare gli studenti attraverso l’attivazione di progetti nelle scuole. I sintomi delle dipendenze compaiono tipicamente nella fase adolescenziale e post-adolescenziale.

Lo sportello Infoazzardo si può contattare telefonicamente al numero 0471/300498 dal lunedì al venerdì, con orario 8.30-12.30 e 14.30-18.30, oppure ci si può recare direttamente presso la sede S.I.I.Pa.C. di Bolzano, dove ci sono specialisti pronti a fornire risposte ai quesiti di giocatori e familiari. Si possono richiedere:

Colloqui informativi con personale specializzato;
Colloqui individuali con operatori;
Gruppi di informazione per i dipendenti;
Gruppi di informazione per i familiari;
Gruppi di auto-mutuo-aiuto per dipendenti e familiari;
Servizio di consulenza economico-finanziaria e legale;
Servizio di informazione e prevenzione;
Servizio psichiatrico;
Servizio di family-care;
Servizio di tutoraggio;
Percorso terapeutico in comunità semi-residenziale;
Servizio ambulatoriale.

La S.I.I.Pa.C. è promotrice di un programma di intervento sul gioco d’azzardo patologico. Il modello terapeutico prevede un intervento multimodale sul paziente volto ad intervenire su tutti gli aspetti della vita della persona coinvolti negativamente dalla dipendenza:

1. Rapporto patologico con il denaro che porta a commettere illeciti e reati di varia natura (furti, rapine, pignoramenti, usura);
2. Crisi familiari, divorzi, impatto negativo con i figli;
3. Sottrazione di tempo ed energie destinati al lavoro o agli studi;
4. Problemi di salute (ansia, depressione, abuso di alcol, fumo e sostanze)
All’interno della comunità di Bolzano sono attualmente attive le seguenti attività:

1. Gruppi d’informazione: tenuti da operatori specializzati in materia di dipendenze comportamentali e volti a fornire le informazioni riguardanti la patologia ed il suo trattamento;
2.Gruppi di discussione: gestiti da un operatore del centro. In essi si discutono problematiche specifiche sulle dipendenze e si confrontano problemi e progetti di vita di ciascun utente;
3.Gruppi terapeutici: gruppi monotematici gestiti da uno psicoterapeuta che prendono in esame il problema specifico legato alle dipendenze;
4.Gruppi di auto aiuto: gruppi coordinati dai membri dei Giocatori Anonimi (GA). I Giocatori Anonimi sono una struttura associativa nata negli Stati Uniti nel 1957 con il nome di Gamblers Anonymous. Essa si ispira al modello degli alcolisti anonimi. Oltre ai gruppi dei GA sono operativi anche gruppi per i familiari dei giocatori (Gam-Anon). Vengono anche tenuti dei gruppi di auto aiuto per coloro che sono affetti da dipendenza sessuale, i Sex Addicts Anonymous (SAA) basati sul modello dei GA. Lo scopo di questi gruppi è quello di offrire la possibilità di incontrare persone che stanno condividendo la stessa esperienza affrontando difficoltà simili. I gruppi seguono un programma che si articola in 12 passi:
-Laboratorio artistico: ore dedicate ad attività ricreative legate alla produzione artistica. Queste attività manuali si propongono di esplicitare la creatività degli utenti ed aumentare la loro autostima;
-Progetto di Self-Empowerment: ore dedicate all’attività sportiva che permettono agli utenti di svagarsi, ma anche di poter sviluppare il senso di comunità ed il rispetto degli orari e delle attività, nonché di riprendere contatto con il proprio corpo e la cura di sé;

-Terapie individuali: volte ad individuare specifiche problematiche legate al vissuto del soggetto rispetto a temi quali affettività, emotività, sessualità e socializzazione e ad individuare le strategie di difesa del soggetto ed i problemi relativi ai confini dell’Io e della realtà;
-Terapia di coppia: si propone di agire direttamente sull’equilibrio della coppia, sulle sue dinamiche relazionali, emotive e sessuali;
-Terapia familiare: volta a coinvolgere l’intera famiglia dell’utente al fine di far conoscere ed accettare cognitivamente ed emozionalmente la presenza della malattia al suo interno ed a ristabilire dinamiche ed equilibri sani tra i membri;
-Training autogeno: tecnica volta alla diminuzione degli stati di ansia e tensione;
-Servizio di tutoraggio: l’obiettivo che il tutor si propone è quello di alleviare le pressioni economiche a cui il dipendente ed i membri della famiglia sono sottoposti, ricollocando i debiti all’interno di una scala di priorità a partire da quelli che possono comportare conseguenze sul piano giuridico, civile e penale, fino ad arrivare a quelli contratti con i familiari. Su questa base prepara un piano di risanamento dei debiti che verrà concordato con il terapeuta ed un familiare che si farà carico della co-gestione del denaro con l’utente;
-Consulenza psichiatrica: necessaria in quanto alle dipendenze si possono affiancare altre patologie psichiche correlate, come la depressione che in molti casi porta il soggetto a tentare il suicidio, o comunque a prenderlo in seria considerazione;
-Consulenza legale: il compito del legale è quello di agire sulle conseguenze legali e civili legate a reati commessi per finanziare l’attività di gioco o per ripagare i debiti. Deve inoltre fronteggiare le situazioni di tutela preventiva del giocatore e della sua famiglia.

La S.I.I.Pa.C. continua a mantenere il suo impegno nella ricerca scientifica, nel monitoraggio dei comportamenti a rischio potenzialmente patologici nella popolazione e nell’attività costante di sensibilizzazione e prevenzione.

Cesare Guerreschi
Psicologo – Presidente S.I.I.Pa.C. (Società Italiana Interventi sulle Patologie Compulsive),
Ideatore e fondatore della Comunità Terapeutica per il Gioco d’Azzardo Patologico

Rispondi