Sorelle d’Italia

Veronica Pivetti

Sono certa che l’anniversario sia stato recepito in modo profondo. Ciò è stupefacente: a parte i campionati d’Italia, non ho mai visto il Tricolore sventolare sulle case. Il popolo si è riunito e ha testimoniato l’orgoglio nazionale come non ha mai fatto in nessun’altra occasione.

In questo numero dedicato all’unità d’Italia ed alla Costituzione, abbiamo intervistato brevemente l’attrice Veronica Pivetti, ironica, anticonformista e molto amata dal pubblico. Veronica ha dedicato all’evento del 150° anniversario due appuntamenti: uno spettacolo teatrale musicale intitolato “Sorelle d’Italia. Avanspettacolo fondamentalista”, in cui immagina, attraverso un collage di canzoni e dialetti, l’Italia di domani, e la trasmissione televisiva, andata in onda su La7, dal titolo simile “Sorelle e fratelli d’Italia”, in cui si ride dei fatti di oggi mentre si imparano la storia e gli aneddoti di ieri. Il programma ha ottenuto uno share medio compreso tra il 5 ed il 6% e potrebbe tornare sul piccolo schermo già in autunno. Nel corso della stagione, Veronica sarà impegnata anche nella quarta serie del telefilm “Provaci ancora prof”, in cui interpreta un’insegnante delle superiori. La serie è tratta dall’omonimo romanzo di Margherita Oggero. “Il più normale dei miei personaggi… Non so come mai, ma sono tutti borderline..”. afferma ridendo. A fine anno, inoltre, uscirà nelle librerie un suo libro, pubblicato dalla casa editrice Mondadori. Vengono raccontati in modo divertente cinque anni drammatici della sua vita, durante i quali ha dovuto combattere contro la depressione. Veronica ha doppiato divinamente il trans Agrado nel film “Tutto su mia madre” del regista spagnolo Pedro Almodovar e, come ha raccontato lei stessa in una precedente intervista, “…tra un travestito vero e me hanno scelto proprio me. Ne vado orgogliosa!”. Il suo esordio al cinema è avvenuto con Carlo Verdone nel 1995, quando ha interpretato l’esilarante Fosca in “Viaggi di nozze”.

Secondo lei, questo 150° anniversario dell’Unità d’Italia è stato sentito dalla popolazione?
«Direi che è stato sentito moltissimo, dato che non si è parlato d’altro. Questo grande interesse e pullulare di eventi, spettacoli ed iniziative sul 150° anniversario ha coinvolto anche me: ho partecipato ad uno spettacolo teatrale intitolato “Sorelle d’Italia. Avanspettacolo fondamentalista”, rappresentato in varie città italiane, ed alla trasmissione di La7 “Fratelli e sorelle d’Italia”, in collaborazione con Massimo Ghini, nella quale, attraverso monologhi, storie umoristiche, sketch, testimonianze e cronache bizzarre di comici, cantautori, attori e scrittori, sono state ripercorse le tappe fondamentali della storia della nostra Patria, che ha trovato la sua unità grazie all’impegno, alla passione ed all’ingegno di uomini come Mazzini, Garibaldi, Cavour e di molta gente comune. Ho desiderato fornire il mio piccolo contributo perché questo 150° anniversario fosse festeggiato nel modo che meritava».

E l’importanza e la varietà degli artisti, come Vinicio Campossela, Caterina Guzzanti, Carlo Lucarelli, il neo sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Giovanni Allevi, Francesco Montanari, Ascanio Celestini, Paolo Hendel, Dario Vergassola, Ugo Dighero, Dario Cassini, Lillo & Greg, lo hanno testimoniato, oltre al successo di pubblico. Quale pensa sia stato il significato di questo anniversario per gli Italiani?
«Sono certa che l’anniversario sia stato recepito in modo profondo. Ciò è stupefacente: a parte i Campionati d’Italia, non ho mai visto il Tricolore sventolare sulle case. Il popolo si è riunito e ha testimoniato l’orgoglio nazionale come non ha mai fatto in nessun’altra occasione. Ne è prova il fatto che ancora adesso, trascorsa la data del 17 marzo, rimangono bandiere dappertutto, a testimoniare l’importanza dell’evento, l’importanza di collaborare per l’Italia unita, l’importanza di soffermarsi sui valori del Tricolore».

Quindi lei non sarebbe a favore di una modifica costituzionale in senso federale?
«Preferirei non esprimermi su questo argomento. È molto complesso, va approfondito e la mia risposta risulterebbe superficiale in questa occasione».

E dalla classe politica, secondo lei, questo anniversario è stato sentito?
«Non lo so, non so cosa possa passare per la testa della classe politica. Indubbiamente ne hanno parlato molto anche loro, a modo loro. Nel dibattito politico se n’è parlato moltissimo e in modo accalorato. Ma come e quanto sia stato effettivamente sentito, bisognerebbe chiederlo direttamente ai politici stessi».

Intervista di Susanna Grego. Presidente di Nuovasocietà, per la difesa dei diritti civili e della democrazia

Veronica Pivetti
Attrice, doppiatrice e conduttrice televisiva italiana

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