Emergenza migranti

Francesco Rocca

Oltre che nelle strutture di accoglienza, l’intervento dei volontari della CRI si svolge anche nel soccorso diretto ai migranti che sbarcano lungo le coste del sud Italia: In un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, in cui “il materiale” si impone ogni giorno di più, i sentimenti dell’accoglienza, del volontariato e dell’aiuto al prossimo non sono mancati.

A partire da metà febbraio, sono migliaia i migranti sbarcati nel nostro Paese ai quali la Croce Rossa Italiana ha fornito assistenza sanitaria ed umanitaria. È l’ennesima prova di come il volontariato costituisca un importante strumento per il sostegno a favore delle persone bisognose. La Croce Rossa Italiana si è attivata non appena il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza umanitaria in seguito all’eccezionale afflusso di cittadini dai Paesi del Nord Africa. In un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, in cui il materiale si impone ogni giorno di più, i sentimenti dell’accoglienza e dell’aiuto al prossimo non sono mancati. La cultura della solidarietà si è fatta ampio spazio e la risposta dei volontari della CRI nel fronteggiare l’emergenza migranti è stata fortissima, in termini numerici e di supporto emotivo. A Lampedusa, una squadra composta da 30 persone tra medici, infermieri, logisti e soccorritori volontari, disponendo di 6 mezzi, fornisce soccorso sul molo commerciale, durante le operazioni di sbarco, per 24 ore al giorno. La presenza della Croce Rossa Italiana sull’isola si è rivelata importantissima: in una sola settimana, dal 29 marzo al 5 aprile, la CRI ha assistito più di mille migranti. Nei giorni in cui l’emergenza è stata particolarmente critica, la Croce Rossa Italiana ha fornito anche le cure necessarie ai migranti che si presentavano volontariamente al Posto Medico Avanzato (PMA) allestito presso la stazione marittima. L’85% dei migranti è stato curato per sindrome da raffreddamento con ipertermia, il 10% era affetto da dispepsia, il 5% lamentava traumi accidentali agli arti superiori ed inferiori, un altro 5% ha ricevuto cure odontoiatriche, otorinolaringoiatriche, oculistiche e dermatologiche. Il PMA della CRI ha anche decongestionato la struttura sanitaria locale, evitandone il sovraffollamento. I migranti assistiti dai medici e dagli infermieri della Croce Rossa Italiana nel Posto Medico Avanzato sono sottoposti a triage ed alla stabilizzazione dei parametri vitali, attività necessarie per un’eventuale, successiva, osservazione clinica finalizzata ad un ricovero breve.

In questo momento, il lavoro della CRI si sta svolgendo anche all’interno delle strutture di accoglienza predisposte su tutto il territorio nazionale, nelle quali sono ospitati i migranti trasferiti con ponti aerei e navali da Lampedusa: Sicilia, Campania, Basilicata, Lazio, Liguria, Toscana, Sardegna e Puglia sono le Regioni interessate, nelle quali la Croce Rossa Italiana è particolarmente impegnata. A Mineo, Catania, la CRI gestisce il “Villaggio della Solidarietà”. Svolge assistenza sanitaria, preparazione e distribuzione dei pasti, mediazione culturale, interpretariato linguistico. Presso la struttura sono ospitati 1.350 migranti di nazionalità differenti, di cui 51 minori di età diversa. Gli operatori della Croce Rossa Italiana impegnati nei servizi di accoglienza, cucina e mensa sono 139. Sono operativi anche 17 automezzi, tra cui due ambulanze. Ogni giorno vengono preparati e distribuiti circa 4.000 pasti, tra colazioni, pranzi e cene, per i migranti e per il personale in servizio. Nel centro è presente un ambulatorio sanitario, operativo 24 ore al giorno, presso il quale vengono effettuate, in media, 200 prestazioni sanitarie al giorno. In collaborazione con la ASP di Catania, è stato aperto un ambulatorio pediatrico nel quale, presto, inizieranno le vaccinazioni per i bambini. Nel “Villaggio della Solidarietà” sono in funzione numerose attività di carattere socio-assistenziale, come, ad esempio, il supporto psico-sociale: presso il punto di accoglienza ed ascolto, nonché all’interno di tutta l’area, si svolgono quotidianamente interventi di sostegno ed accoglienza. Sono inoltre presenti alcuni operatori dell’UNHCR e dell’OIM, i quali forniscono agli ospiti informazioni di natura legale in collaborazione con CRI. Stanno riscuotendo un notevole successo e gradimento da parte dei fruitori le lezioni di lingua italiana. Sono ben 80 gli ‘allievi’ iscritti, suddivisi in tre classi. Nel centro vengono praticate numerose attività ricreative e sportive destinate a bambini ed adulti: basket, pallavolo, calcio, corsa nei sacchi.

Lo scorso 3 aprile si è svolta la “maratona della fraternità”, alla quale hanno partecipato moltissimi ospiti e volontari CRI, mentre un torneo di calcetto si è svolto in un giorno successivo. Considerata la nutrita presenza di bambini, proseguono poi le diverse attività ludiche presso le aree comuni, organizzate dai Giovani della Croce Rossa Italiana, i quali hanno aperto anche una ludoteca per i più piccini. È stata infine allestita una tenda pneumatica 9X13 adibita ad area preghiera. Il magazzino provvede alla distribuzione di articoli assortiti, come scarpe, vestiario, materiale per l’igiene personale e per la casa e sono circa 7.500 i prodotti già consegnati. In Basilicata, la Croce Rossa Italiana gestisce il campo di accoglienza a Palazzo San Gervasio, Potenza. Gli operatori sono 55. Con 7 mezzi a disposizione, assistono 486 migranti, tutti uomini, di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. La CRI ha allestito 68 tende, da 8 posti ciascuna, un PMA, due ambulanze, un ambulatorio medico mobile, una tenda per lo stoccaggio degli indumenti e due tende mense. La Croce Rossa si occupa anche di distribuzione di pasti e kit igienici, servizi di ricarica, supporto logistico, ricongiungimenti familiari e provvede quotidianamente all’organizzazione di attività ludico-ricreative, come il cineforum. A Civitavecchia, la Croce Rossa Italiana ha allestito un’infermeria da campo dentro l’ex Caserma De Carolis. Al momento, 25 volontari CRI, dotati di 2 ambulanze, assistono 640 migranti, di cui 13 minori. È attiva l’assistenza sanitaria, umanitaria, la distribuzione di pasti e generi di primo conforto. La Croce Rossa sta inoltre continuando gli accertamenti sanitari, in collaborazione con l’Ospedale San Paolo di Civitavecchia: 128 sono i migranti visitati finora presso l’infermeria in buone condizioni di salute, 80, invece, gli ospiti che hanno ricevuto cure odontoiatriche a bordo dell’odontoambulanza CRI. Sono stati messi a disposizione anche interpreti e servizi di supporto psico-sociale.

La CRI coordina in Campania il Campo di Accoglienza allestito a Santa Maria Capua Vetere, Caserta, con 54 tra volontari ed operatori e 5 mezzi. Ai 470 ospiti giunti lunedì 4 aprile si sono aggiunti i 531 migranti arrivati il 7 aprile con la nave Excelsior ed accolti da una trentina di volontari della CRI. Nella struttura, che può ospitare fino a 1.000 persone, ci sono 120 tende, ciascuna della capienza di otto posti, strutture adibite a mensa, altre per il tempo libero e 3 poliambulatori per le visite mediche. In soli due giorni, la Croce Rossa Italiana ha preparato 2.000 pasti e la Sezione femminile del Comitato Regionale CRI Campania ha organizzato una raccolta di abiti, biancheria e materiale per l’igiene personale. Fondamentale risulta la presenza di mediatori culturali ed interpreti. La Croce Rossa Italiana gestisce anche il Centro di Accoglienza Temporaneo di Ventimiglia. 53 persone, tra operatori e volontari (elettricisti, tecnici informatici, medici, infermieri, addetti alla logistica, cuochi e volontari soccorritori) lavorano nel Centro. Al momento, sono presenti circa 100 migranti. È stato attivato anche un Posto Medico Avanzato. I mediatori culturali, volontari CRI, sono due, uno di origine curda ed uno tunisina. Interagiscono con i migranti chiarendo loro le attività del Centro e rispondendo a tutte le loro domande. La cucina da campo garantisce la preparazione di almeno 200 pasti all’ora, mentre il personale volontario si occupa della distribuzione. Un pullman è giunto da Genova e viene utilizzato la sera per fare la spola tra la stazione ed il centro stesso. In tutto ciò non manca la normale assistenza sanitaria, garantita sia ai migranti, sia alla cittadinanza. In Toscana, operatori e volontari della CRI, 68 in totale, stanno lavorando per fornire assistenza ai circa 500 migranti arrivati a Livorno e provenienti da Lampedusa: la Croce Rossa Italiana è presente con personale volontario e mezzi in 11 strutture individuate dalla Regione Toscana. Quale appartenente alla Consulta regionale del volontariato della regione Toscana, la CRI gestisce le strutture “Torretta” e “San Rossore” in provincia di Pisa, dove sono alloggiati circa 70 migranti. In Sardegna, la CRI è intervenuta con 30 operatori e 7 mezzi per accogliere 750 migranti arrivati al Porto di Cagliari il 6 aprile. La Croce Rossa Italiana ha inoltre assistito alle operazioni di sistemazione dei migranti presso una struttura dell’Aeronautica Militare situata in Viale Elmas: gli operatori della CRI hanno garantito il rispetto delle convenzioni internazionali sui diritti umani.

In Puglia è funzionante il campo di Manduria, in cui la CRI ha l’incarico di prestare assistenza sanitaria ai migranti ospitati: gli operatori della Croce Rossa Italiana sono 14 ed hanno a disposizione 4 mezzi. Dall’apertura del campo fino al 9 aprile, le infermiere volontarie hanno effettuato 80 visite mediche. Oltre che nelle strutture di accoglienza, l’intervento dei volontari della CRI si svolge anche nel soccorso diretto ai migranti che sbarcano lungo le coste del sud Italia: ad esempio, volontari ed operatori del Comitato Provinciale CRI di Lecce si sono attivati il 9 aprile per prestare assistenza socio-sanitaria, supporto psico-sociale e distribuzione di generi di prima necessità a 38 migranti di nazionalità afghana, curda ed irachena, sbarcati nei pressi di Otranto. In Calabria, a Crotone, nell’ambito del progetto PRAESIDIUM, finanziato dal Ministero dell’Interno per la gestione dei flussi migratori, la Croce Rossa Italiana è attiva ancor prima della dichiarazione dello stato di emergenza umanitario. Da febbraio, l’intervento dell’Associazione è pressoché quotidiano: volontari ed operatori CRI, circa 15, con 3 mezzi a disposizione, accolgono i migranti provenienti da Lampedusa e destinati al Centro di Accoglienza/CARA di S. Anna di Isola di Capo Rizzuto, fornendo loro assistenza sanitaria ed umanitaria. L’opera delle donne e degli uomini della Croce Rossa Italiana è veramente insancabile: un’attività che rende quest’Associazione la prima in Italia, con circa 150.000 volontari iscritti. 150.000 persone le quali, in nome dei sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa, Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità, si prodigano per i più deboli.

Francesco Rocca
Commissario straordinario CRI

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