Comunicare con il digitale

Giorgia Meloni

Il Ministero della Gioventù ha cercato di muoversi su canali di comunicazione in grado di parlare ai giovani utilizzando il loro stesso linguaggio, il loro codice espressivo, la loro grammatica di scambio. La parola chiave è “interattività”, la quale implica una partecipazione attiva a vari livelli. Meglio se in tempo reale, attraverso uno strumento familiare, che renda la comunicazione facile, immediata, divertente.

Trovare canali di comunicazione privilegiati per dialogare con un pubblico giovanile è diventata la sfida che le istituzioni devono necessariamente affrontare nel nuovo millennio. Per informare, certamente, ma anche, e soprattutto, per avvicinare un target di età troppo spesso distante. Distante non solo dalle istituzioni stesse, ma dalla memoria e dall’eredità storica della propria Nazione, dall’idea e dal concetto di Patria. Più in generale, dalla cosa pubblica. Tale distanza non è imputabile soltanto a quel diffuso disinteresse spesso attribuito ai giovani italiani. Molto più spesso, sono i mezzi comunicativi a risultare inadeguati. Per questo motivo, il Ministero della Gioventù ha cercato fin da subito di muoversi su canali di comunicazione in grado di parlare ai giovani utilizzando il loro stesso linguaggio, il loro codice espressivo, la loro grammatica di scambio. La parola chiave è “interattività”, la quale implica una partecipazione attiva a vari livelli. Meglio se in tempo reale, attraverso uno strumento familiare, che renda la comunicazione facile, immediata, divertente. É questo l’obiettivo della galassia Facebook del Ministero della Gioventù, l’insieme di pagine e gruppi che fanno capo al sito www.gioventu.it, ospitati dal social network più popolare al mondo. Una rete pensata e gestita dai giovani per i giovani. La galassia Facebook contribuisce a dare senso compiuto a tutti i progetti ed a tutte le iniziative condotte dal Ministero della Gioventù. Conta già oltre 23.000 utenti attivi. Si tratta di spazi virtuali in continua crescita ed in continua evoluzione, che procedono di pari passo con le attività ministeriali. Vi si possono trovare pagine create ad hoc per i grandi eventi, come Gioventù Ribelle, il Festival TNT, Operazione Nasorosso, Campus Mentis, Giovani per la Legalità, Giovani per l’Abruzzo e Campogiovani. Pagine che continuano a “vivere” anche nei mesi successivi alla realizzazione degli eventi stessi. È il caso, ad esempio, dello spazio creato per Campogiovani, nel quale, i giovani utenti continuano a scambiarsi informazioni e a dialogare anche molti mesi dopo il loro ritorno dai campi estivi. Vengono coinvolti anche molti curiosi, con l’invito a partecipare ad un’esperienza unica.

Sono due le pagine nuove aggiunte alla galassia negli ultimi mesi: quella di Radio Y@ng, la neonata radio dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, e quella di Giovani Energie in Comune, nella quale è possibile seguire l’attività dei singoli Comuni e lo sviluppo dei progetti, attraverso la pubblicazione dei comunicati stampa e dei video che ad essi si riferiscono. Per questa iniziativa in particolare, Facebook rappresenta una vetrina di fondamentale importanza. Consente al microcosmo dei Comuni italiani di rendere pubblica la bellezza e l’unicità delle idee sviluppate, le quali diverranno presto strumenti del territorio dedicati alla crescita dei giovani. Altri spazi virtuali hanno una storia più lunga. È il caso delle pagine dedicate a Radio Gioventù e all’Agenzia Nazionale per i Giovani. Esse diffondono tempestivamente informazioni sulle proprie attività, corredate da materiale audio e video.

Al primo posto per partecipazione e popolarità, risulta esserci la pagina personale del Ministro Giorgia Meloni. Vi confluiscono giornalmente commenti ed osservazioni, ed essa rappresenta un vero e proprio filo diretto tra gli utenti e la titolare del dicastero. La strategia comunicativa si conferma vincente ed avvicina giovani e giovanissimi alle attività ministeriali, ma risulta fruibile e divertente anche per gli adulti. Stiamo descrivendo una galassia di spazi virtuali entrata a pieno titolo nel linguaggio della comunicazione istituzionale. Sullo stesso principio di partecipazione attiva si snodano due progetti del Ministero della Gioventù, i quali considerano il mezzo informatico un canale di comunicazione fondamentale: Radio Gioventù (citata prima) e il videogioco Gioventù Ribelle. Due prodotti tra loro molto diversi, ma uniti dal terreno comune attraverso il quale si esprimono. La realizzazione del videogioco legato al progetto denominato Gioventù Ribelle si inserisce nelle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Impostosi ormai come vera e propria opera multimediale interattiva, il videogioco è assurto alla stregua di arte, entrando a pieno titolo in una logica di comunicazione a fini didattici.

In questo campo, e con questo progetto, l’Italia punta ad affermare il made in Italy nel mercato videoludico mondiale, nel quale altri Paesi già da tempo hanno intuito il potere comunicativo di un mezzo coinvolgente, che invita l’utente a prendere parte alle azioni, a commuoversi e ad emozionarsi. Sfruttare questa carica comunicativa a fini didattici è una grande sfida che il Ministero della Gioventù ha deciso di raccogliere, al fine di divulgare la storia del Risorgimento italiano tra i giovani e i giovanissimi. Realizzato dal Gruppo di Filiera dei Produttori Italiani di Videogiochi di Assoknowledge – Confindustria SIT, con la partecipazione degli studenti dell’Istituto Europeo di Design di Roma, il videogioco è stato presentato per la prima volta durante la mostra tenutasi al Complesso del Vittoriano in Roma, a partire dal 3 novembre 2010. É stato testato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale ne ha apprezzato l’idea rivoluzionaria ed innovativa. Si tratta di un’avventura interattiva tridimensionale, nella quale il giocatore ha la possibilità di vestire i panni di un misterioso eroe del Risorgimento e vivere in prima persona il processo di unificazione nazionale. Tre gli scenari: la Repubblica Romana, l’Assedio di Gaeta e la presa di Roma, in un arco temporale che spazia tra il 1849 ed il 1870. Il successo di queste ed altre iniziative, che hanno saputo muoversi con disinvoltura tra le nuove tecnologie, ha dimostrato quale sia la strada giusta da intraprendere. Il Ministero della Gioventù si è posto il problema di come utilizzare gli strumenti di comunicazione innovativi che sanno dialogare con le nuove generazioni e possono parlare il loro linguaggio. Non si tratta solo di farsi capire meglio, ma di interpretare i loro intenti, i loro sentimenti, i loro desideri.

Giorgia Meloni
Ministero della Gioventu`

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