I Children’s museums

In un piano d’azione di rilevanza e attrazione sociale va inserito un impegno “nuovo” per chi amministra localmente il territorio: mettere a disposizione dei più giovani le opportunità, gli spazi e i tempi per l’educazione ed il gioco, i servizi culturali e di svago necessari alla loro crescita ed alla formazione della personalità. I Children museums sono spazi attrezzati dove i bambini, con l’aiuto degli operatori, sperimentano diverse tipologie di giochi: di percorso, di strategia, di conversazione, di parole, di costruzione, di cooperazione. Vengono anche svolte attività che combinano suono, immagini e fotografia in modo multimediale. Consentono un tipo di comunicazione attuale ed interazione che produce e gestisce informazioni e collegamenti con altre iniziative culturali. Le sperimentazioni condotte all’interno ed all’esterno del museo caratterizzate da scoperta e avventura costituiscono componenti importanti per lo sviluppo psicofisico nell’età evolutiva. È possibile documentare la memoria e l’interiorità dei giovani facendo-li diventare attori consapevoli di un breve viaggio attraverso workshop di creatività, valorizzando la loro ricerca di radici ed i rapporti col contemporaneo. Al fine di accrescere le competenze interne, i Musei dei Bambini promuovono la formazione di operatori, animatori e docenti intervenendo con un attivo dialogo nel mondo della cultura, delle arti e della ricerca didattica, anche con respiro internazionale. Diversi musei dei bambini adottano criteri d’ispirazione munariana, fondati sul fare grazie ai quali è possibile montare, smontare, simulare la realtà con giochi sempre nuovi. Offrono alla comunità servizi educativi di inclusione generando un confronto vivo con le persone.

I loro processi di educazione all’arte arricchiscono l’immaginazione e producono una “crescita della persona” anche nella sfera emotiva, affettiva e relazionale. Pongono grande attenzione al “processo” e cioè all’atto che genera un’impronta creativa piuttosto che al prodotto finale. La loro azione mette in contatto bambini, ragazzi e famiglie con fatti e realtà quotidiane dove tutto può essere osservato, toccato, sperimentato, alimentando il dialogo tra genitori e figli, promuovendo il benessere e prevenendo il disagio familiare. In particolare i Children’s Museums organizzano diversi interventi di rilevanza nell’ambito comunitario (come installazioni, teatro, danza, musica, costruzione e narrazione di storie) concernenti le città, il territorio provinciale e regionale nelle loro diverse espressioni. Operano, in particolare, in collaborazione con il mondo della scuola, con le istituzioni poste a presidio dei beni e delle attività culturali, ed il più vasto ambiente dei giovani caratterizzato da molteplici realtà associative impegnate nel campo del teatro e della musica. Promuovono interventi diretti alla scoperta delle città e di castelli, torri, ville, arredi urbani, anche con percorsi nei parchi e nei giardini orientati sia su paesaggi ordinari che su brani di paesaggio connotati da significativi valori della natura e della memoria. Concorrono non di rado al rafforzamento dei rapporti di amicizia e cooperazione culturale, sociale ed economica con i vicini Paesi, dati i nuovi contesti confinari e l’intensificazione delle relazioni nel quadro delle azioni di integrazione ed armonizzazione promosse nel contesto dell’Europa allargata.

Marcella Canelles

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