La nascita e lo sviluppo della crisi

a) A metà giugno 2007, negli USA, sono notevolmente aumentati gli spread sugli strumenti finanziari collegati a mutui ipotecari, dopo i rilevanti declassamenti del rating dei mutui subprime e la chiusura di vari hedge fund esposti in questo comparto del mercato finanziario;
b) A giugno 2007 due fondi d’investimento in mutui subprime, gestiti da Bears Sterne, sono incorsi in pesanti perdite e hanno messo in vendita 3 miliardi di USD;
c) Da metà luglio 2007 si è verificata un’ondata generale di vendite di titoli finanziari e di altri prodotti, compresi quelli di finanza strutturata;
d) Da fine luglio 2007 le turbative hanno interessato i mercati del credito a breve termine e il mercato monetario interbancario;
e) Da metà ottobre 2007 il settore finanziario ha accusato problemi di carattere più generale che hanno riguardato anche i garanti finanziari;
f) Da gennaio 2008 i mercati finanziari hanno risentito di crescenti disfunzioni determinate anche dal peggioramento delle prospettive economiche USA. Si sono inoltre manifestati timori per la tenuta del sistema finanziario e gli spread su prestiti primari sono saliti vistosamente;
g) Sempre a gennaio 2008, la BCE, la Federal Reserve e la Banca nazionale svizzera effettuano operazioni addizionali di finanziamento a medio termine in USD;
h) Da marzo 2008 interviene la Federal Reserve per facilitare l’acquisizione di una banca d’investimento in difficoltà (Bear Stearns) acquisita da JP Morgan. Nello stesso mese si registrano seri problemi di liquidità in diversi fondi d’investimento;
i) Nell’aprile 2008 il Fondo monetario internazionale pubblica un rapporto sulla “Stabilità finanziaria globale” in cui si forniscono le prime cifre delle partite a rischio (1,2 trilioni di USD);
j) A maggio 2008, la BCE, la Federal Reserve e la Banca nazionale svizzera, annunciano un ulteriore potenziamento delle loro misure di liquidità in USD;
k) Nei mesi successivi, crescono le voci di difficoltà delle principali banche d’affari USA:
l) A settembre 2008 si registra:

• Il salvataggio degli importanti istituti specializzati nella cartolarizzazione dei mutui ipotecari, Fanny Mae e Freddie Mac;
• Il fallimento della Lehman Brothers, che ha determinato il dissolvimento delle disponibilità di liquidità sui mercati interbancari, coinvolgendo tutte le economie mondiali;
• Il consolidamento del mercato bancario attraverso diverse operazioni relative alle seguenti banche:

– Morgan Stanley, che ha avviato la propria trasformazione in gruppo bancario (e quindi assoggettabile a controllo della FED) ed è stata poi salvata da Mitsubishi Bank;
– Goldman Sachs, che ha avviato un’analoga trasformazione ed è oggi in predicato di fruire dell’intervento pubblico;
– Merrill Lynch, acquisita da Bank of America;
– Wachovia, acquisita da Wells Fargo;
– Acquisto delle attività della fallita Washington Mutual da parte di JP Morgan, che aveva a suo tempo acquisito Bear Stearns.

Sempre a settembre, con un prestito ponte di $85 miliardi la FED ha salvato il colosso assicurativo AIG, coinvolto in operazioni di credit swap default per $441 miliardi su garanzie di operazioni originariamente quotate AAA.
A fine settembre, gli indici delle principali borse mondiali si sono praticamente dimezzati rispetto ai corsi di metà 2007. Poi hanno cominciato un qualche recupero.

m) Ai primi d’ottobre 2008, i governi del G7 hanno messo a disposizione dei propri settori finanziari 2 trilioni di USD, giudicati insufficienti. Accanto a questa disponibilità aggiuntiva è stata prevista la concessione di garanzie sul passivo degli intermediari finanziari, l’impegno alla ricapitalizzazione delle banche e altre misure di salvaguardia. Il ridursi delle aspettative d’inflazione, dovuto al brusco calo dei prezzi delle materie prime, ha consentito la riduzione di 50 punti base dei tassi di riferimento della politica monetaria. La FED ha ridotto all’1% il suo tasso di riferimento. I mercati di borsa hanno cominciato a reagire positivamente, seppure in modo anche contrastato, alle misure adottate.
n) A metà novembre 2008, alla luce della constatazione che l’ampiezza della crisi è di una rilevanza superiore alle forze dei soli G7, si sono riuniti a Washington i paesi aderenti al G 20 per deliberare il rafforzamento della collaborazione internazionale, ristabilire la crescita e riformare il sistema finanziario, assumendo misure concrete entro il 31 marzo 2009. È stato Inoltre deciso di respingere nei prossimi 12 mesi misure di ostacolo al libero scambio di merci e/o investimenti, concludendo positivamente il lungo negoziato WTO, denominato “Doha round”, concernente i prodotti agricoli, l’abolizione di barriere tariffarie e non tariffarie, servizi e traffici.

Oggi, le prospettive di un ristagno globale per il 2008 e 2009 sono ritenute certe da tutti i più autorevoli enti economici.

Nelle economie emergenti, Cina e Brasile sono riusciti parzialmente a tenere l’inflazione sotto controllo, mentre Russia e India hanno difficoltà maggiori. Si ritiene che la crisi colpirà anche questi paesi.

Dr. Ezio Romanò
Revisore ufficiale dei conti

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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