Guida scegliendo la vita

Nel titolo lo slogan di una campagna mirata all’analisi del concetto di rischio che rappresenta un aspetto particolarmente importante e caratterizzante della vita adolescenziale e merita di essere approfondito nelle varie sfaccettature

L’incontro costante con il dramma dei genitori che perdono improvvisamente i figli a seguito di un incidente in quanto quello che doveva essere un momento di divertimento diviene, per la rincorsa al fatidico “sballo”, un evento tragico e considerando i dati, purtroppo in costante ascesa sulle vittime, spesso giovanissime, ha indotto alla formulazione di un progetto che costituisca occasione di riflessione interdisciplinare ossia: psico-sociale, culturale e giuridica. A partire da un’efficace sinergia multidisciplinare si possono elaborare e trasformare gli stimoli della riflessione in interventi etici che accompagnino le fasi di formazione della personalità, iniziando sin dalla tenera età e ad attuare strategie che pongano fine a queste stragi stadali. L’obiettivo non è quello di trasmettere messaggi frustranti e punitivi ma, invece, di consentire il germogliare della cultura della vita.La matrice che nutre il progetto della campagna Guida scegliendo la vita è prevalentemente psicologica e porta ad analizzare il concetto di rischio che, rappresentando un aspetto particolarmente importante e caratterizzante della vita adolescenziale, merita di essere approfondito nelle varie sfaccettature. In particolare:

1) ad interrogarsi sul significato dell’ assunzione di alcool e droghe, spesso causa dell’incidente, per chiedersi se questo rappresenti solo uno stile di vita, ispirato più al trendy che all’etica o sia, invece, il simbolo di un disagio profondo del mondo giovanile, su cui noi adulti dovremmo riflettere, senza licenziare semplicemente tutto come “prodotto della società attuale” e lasciando ogni tentativo d’intervento e contenimento del problema alle istituzioni e alla politica;
2) a chiedersi come i mass media e mondo virtuale influiscono e condizionano la percezione del sé e del rischio;
3) a informare sulle nuove norme vigenti, le quali, se da un lato hanno recentemente inasprito le sanzioni, dall’altro hanno introdotto un elemento culturale e sociale innovativo, quanto mai ispirato al precetto costituzionale della funzione rieducativa e riabilitativa della pena, prevedendo una maggiore consapevolizzazione dell’infrazione commessa attraverso l’impiego del trasgressore in attività di aiuto presso strutture ed associazioni impegnate per la riabilitazione dei pazienti a seguito d’incidenti stradali. La sanzione perde così l’aspetto esclusivamente inflittivo detentivo-pecuniario per avvicinarsi maggiormente ad una concezione solidaristica sempre più attenta al rapporto vittima-autore nell’ambito della riparazione del danno. Il progetto pilota nasce in Friuli Venezia Giulia e si articola attraverso tre fasi rivolte a studenti e genitori. Occorre, infatti, una partecipazione e sensibilizzazione sia pure diversa ma coesa che agisca a vari livelli, per il diffondersi di un modus operandi ispirato al rispetto dell’Altro e alla solidarietà fraterna, anima del volontariato. Gli spunti per questa campagna sono germinati nelle indicazioni della direttiva del 15.03.2007 del Ministro della Pubblica Istruzione, che ha incluso la sicurezza stradale tra le sue priorità.

L’associazione Officina della Mente ha aderito alla Carta Europea della sicurezza, un invito della Commissione Europea a intraprendere azioni concrete per ridurre il numero d’incidenti stradali. Il tutto conformemente ai principi che animano l’associazione, impegnata a conciliare l’aspetto giuridico con quello psicologico per cui s’ispira, da un lato, alle indicazioni contenute nel Libro Verde e alle linee guida della Dichiarazione di Helsenky dell’OMS e dall’altro, ai principi universali e alle norme nazionali ed internazionali, promuovendo la concreta attuazione del benessere psicologico quale diritto soggettivo costituzionalmente garantito dall’articolo 2 della Costituzione perchè incisivo sulla qualità della vita. Obiettivo della campagna Guida scegliendo la vita è anche quello di favorire momenti d’integrazione tra le varie associazioni impegnate nella diffusione di valori etici per svolgere una funzione preventiva e formativa. Un grazie particolare al presidente del Lions Club di Udine, Di Raimondo, che si è fatto promotore e sostenitore, con gli altri Club di Udine, Agorà e Lionello, ed il presidente del Rotary Club, Patriarcato, per il loro contributo a questa campagna nazionale e agli insegnanti. L’auspicio è che il mondo degli adulti e cioè insegnanti, esperti, associazioni, sia consapevole che occorre un impegno solidale, anche se differenziato, per la trasmissione dei messaggi educativi, affinché per i giovani di oggi valga questo antico brocardo “ quando tutte le parti fisiche e psichiche sono in perfetta armonia, l’Uomo potrà dire di aver costruito un’opera dentro di sé”.

Alessandro Meluzzi
Psichiatra, psicologo, psicoterapeuta
Lucia Saporito
Avvocato, coordinatrice nazionale di Officina della Mente, consulente legale Sportello Famiglia dei comuni di Osoppo e Venzone

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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