Tutori si diventa

L’obiettivo della scuola, che ha preso avvio l’8 ottobre scorso, è  individuare e preparare persone disponibili a svolgere attività di tutela e curatela, assicurando la consulenza e il sostegno ai tutori o ai curatori nominati

L’istituzione della “Scuola per tutori legali volontari per minori” rappresenta la concretizzazione dell’espressione prioritaria, voluta dal legislatore regionale, nell’istituzione dell’Ufficio del Pubblico Tutore dei minori già nel 1993 che a distanza di quasi dieci anni tale volontà si è attuata.

La scuola  è stata presentata ufficialmente il 3 maggio 2005, presso l’auditorium dell’Ufficio di gabinetto della Regione a Udine. In tale ambito è stata ribadita la necessità di promuovere una nuova cultura a sostegno dell’infanzia e gli operatori/volontari che, per l’attuazione della legislazione internazionale sulla tutela dei minori si offrono a favore della rappresentazione degli interessi del bambino, esercitando l’azione tutoria, potranno aiutare il minore ad essere soggetto dei suoi diritti. L’organizzazione metodologica e logistica è stata affidata all’IRSSES, con notevole esperienza nei processi formativi degli operatori sociali.

La scuola ha preso avvio in data 8 ottobre 2005, con un seminario di studio alla presenza delle Autorità regionali, degli Enti locali e dei docenti, che si è tenuto presso la sala Auditorium dell’Ufficio di gabinetto della Regione a Udine. Per facilitare la frequenza il corso è stato concentrato nel venerdì pomeriggio ed il sabato mattina. Per venire incontro agli iscritti provenienti da tutta la regione, le lezioni si tengono a Udine presso lo IAL di Via del Vascello,n.1.

La scuola è stata strutturata su 200 ore suddivise in:

·         una prima parte con 140 ore a carattere teorico di lezioni frontali in classe e lavori per piccoli gruppi;

·         una seconda parte con 60 ore a carattere esperienziale con piccoli gruppi-classe che si muoveranno sul territorio per visite a realtà assistenziale ed educative.

Le materie di studio comprendono:

1.      l’organizzazione
dei servizi,

2.      il diritto di
famiglia,

3.      la psicologia
dell’ età evolutiva,

4.      la legislazione
sulla tutela legale del minore,

5.      la psicologia dei
fenomeni migratori,

6.      la psicologia
della comunicazione.

Il personale impegnato nell’area formativa è composto da docenti universitari, avvocati, psicologi, assistenti sociali,responsabili di Enti di formazione, etc. Il corso è coadiuvato da due tutor, già formate in ambito socio-educativo e con esperienza pratica nel settore. Le ore di approfondimento pratico-seminariale permettono di completare la preparazione dei corsisti attraverso la conoscenza di esperienze concrete proposte da testimoni quali:

Ø       soggetti che hanno assunto l’ ufficio tutelare;

Ø       soggetti rappresentanti la realtà regionale associativa e del volontariato;

Ø       operatori dei servizi che hanno vissuto l’esperienza della tutela;

Ø       Giudici tutelari;

Ø       stranieri, già maggiorenni che sono entrati nel nostro paese come minori stranieri non accompagnati.

Alcuni test d’ingresso relativi ad ogni disciplina trattata, hanno permesso di capire le motivazioni e le competenze iniziali degli iscritti. Al termine previsto per il mese di giugno c.a., si terrà un colloquio finale per la verifica dell’acquisizione delle competenze.

Al fine di garantire un più efficace servizio di tutela dei minori è prevista la costituzione di un registro dei Tutori dei cittadini e delle cittadine di minore età. In attesa che ciò sia previsto da una legge regionale, l’Ufficio potrebbe provvedere a realizzare i dovuti accordi con il Tribunale per i minorenni, con i Giudici Tutelari della regione e con l’ANCI. La collaborazione con l’ANCI è necessaria ai sensi del D.P.R: 616/77.

I corsisti sono stati selezionati in base alle loro precedenti esperienze formative,professionali e di volontariato e la loro richiesta di partecipazione è stata accompagnata da una presentazione del sindaco e del responsabile del servizio sociale del comune di provenienza per cui i soggetti partecipanti all’iniziativa formativa rappresentano una sicura ed indubbia risorsa per la rete degli interventi a favore dei minori.

 

Francesco Milanese
tutore pubblico dei minorenni per la regione Friuli Venezia Giulia

Rispondi