La forza della vita

Ancora all’inizio del XIX secolo si credeva che gli esseri viventi potessero crescere, produrre e riprodursi grazie ad una forza misteriosa: la forza della vita. Soltanto con gli studi di Friedrich Wöhler (1800-1882) la teoria della “forza della vita” scomparve dalla scienza e si cominciarono a capire i processi fisiopatologici. Di certo non ci sono forze misteriose che regolano gli organismi viventi ma qualcosa di particolare alla quali tutti noi possiamo attingere per rimanere aggrappati alla vita sfidando la sorte, le malattie e la propria condizione di handicap sembra esistere. Le malattie possono colpire tutti noi in qualsiasi momento ma la sfera emozionale ed affettiva delle persone e dei familiari coinvolti è estremamente complessa ed imprevedibile nelle sue reazioni. Ci sono individui che ignorano la malattia, altri la nascondono perché preferiscono tacere su ciò che succede al proprio corpo, altre persone la rifiutano non prendendo mai coscienza del proprio stato. Certo possiamo buttarci via per rabbia e per vigliaccheria, ma quando tocchiamo il fondo rinasce la volontà di sfidare la morte anche quando sei sul punto di dire basta. E’ li che una forza imprevista e mai conosciuta ci permette di difendere ad ogni costo la dignità e ci spinge a raggiungere risultati impensabili ed umanamente impossibili. Come naufraghi su una zattera dapprima resistiamo alle onde del destino con cieca perseveranza e poi questa forza ci consente di rialzarci, di continuare a vivere in funzione di un nuovo sogno, di un progetto da portare a compimento. Non sappiamo se è questa forza a permettere al nostro redattore di rimanere insonne ogni mese per impaginare in 24-48 ore il SocialNews o se è stata questa forza a permettere al nostro grafico, immobilizzato sul letto di un ospedale con una vertebra fratturata, di disegnare ugualmente la copertina e le vignette di questo numero o ancora se grazie a questa forza migliaia di nostri amici hanno spinto Giuseppe Povia al vertice dell’Ariston. Non sappiamo neanche esattamente qual’è il tipo di forza che ha elevato la dignità di Christopher Reeve, Ambrogio Fogar, Luca Coscioni e tanti altri malati a discapito dei dettami culturali, della morale e del pensiero scientifico. Di certo questa forza trascende dalle possibilità e dalle azioni delle persone, a volte sembra seguire con determinazione autonomamente indecifrabili scopi, di sicuro riuscire a trovarla in noi stessi permette al proprio spirito di riecheggiare nell’eternità.

di Massimiliano Fanni Canelles

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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