Habemus Papam

Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Papam: Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Josephum, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Ratzinger, qui sibi nomen imposuitBenedictum XVI”.

Josef Ratzinger quando era consigliere del cardinale di Colonia era un “giovane selvaggio’’ che ha combattuto lo status quo nella Chiesa per chiedere un rinnovamento liturgico. Dai teologi pretendeva il “coraggio di soffrire’’ e durante il Concilio Vaticano II contribuì non poco al rinnovamento della Chiesa. Durante e dopo il movimento di ribellione del ‘68 si rese però necessario non cedere su alcuni aspetti in difesa della dottrina cristiana e spesso Ratzinger venne considerato intransigente. Tra i suoi no insieme a quello sull’aborto e sulla libertà sessuale c’è stata però la forte presa di posizione contro la pena di morte, contro la guerra e la globalizzazione economica soprattutto quando questa si oppone alla solidarietà. Sostenitore sulla necessità di chiedere il perdono per i roghi degli eretici e per la Shoah è stato voluto da Giovanni Paolo II proprio per la sua capacità di nuotare controcorrente con fermezza e coraggio. Karol Wojtyla era convinto che nessun uomo o donna potesse sottrarsi all’impegno di lottare per vincere il male con il bene. Josef Ratzinger prende ora sulle spalle questa eredità in una lotta che si combatte soltanto con le armi dell’amore. L’amore è il perno dell’esistenza umana e le strade dell’Amore sono i percorsi verso la libertà della verità e della persona. L’amore è l’unica forza capace di condurre alla perfezione personale e sociale, l’amore è l’unica spinta in grado di far avanzare la storia verso il bene e verso la pace degli stati, verso il termine di ogni contrasto religioso e culturale.

San Benedetto con la fede salvò l’Europa dall’Oscurità. Benedetto XV salvò la chiesa dal primo conflitto di distruzione di massa. I benedettini salvarono nei loro monasteri la tradizione culturale europea. Papa Ratzinger assumendo il nome di Benedetto XVI grazie alla forza dell’amore è intenzionato a salvare la Chiesa in Europa la culla del cristianesimo per secoli. Grazie alla forza dell’umiltà vuole condannare la guerra, avvicinarsi ai giovani, difendere il valore della famiglia prendendo in carico i problemi dei separati. Subito si dichiarò semplice e umile lavoratore ma soprattutto strumento insufficiente nelle mani del signore. Uno strumento quindi nelle mani di Dio che grazie a Dio difenderà la fede dei semplici e la gioia dell’amore. Nella celebrazione della messa pro eligendi papa disse: “Giovanni Paolo II sta adesso alla finestra della casa del Padre, ci vede e ci benedice”. E forse grazie a questo, papa Benedetto, un uomo radicato in Cristo, potrà portare un peso che va oltre le forze puramente umane.

di Massimiliano Fanni Canelles

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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