Grande invenzione il telecomando, con un minimo sforzo il nostro dito indice si muove e come d’incanto le immagini davanti a noi cambiano forma e contenuto e così anche i nostri pensieri e i nostri ideali. E si… la risposta a tutte le nostre domande è sempre sull’altro canale fra le frasi senza senso del conduttore, gli sponsor e le ragazzine danzanti. Tutti i nostri dubbi e sensi di colpa spariscono per far posto ai nostri idoli da ottenere a qualsiasi costo: il denaro e il successo. Ma la continua ricerca della soddisfazione materiale ci porta a scorrere freneticamente i tasti dello scettro magico e quasi ipnotizzati dall’alternarsi di luce e buio scartiamo le immagini delle tragedie grazie al più importante degli dei del nuovo olimpo: l’indifferenza. La confusione nella nostra coscienza è grande, abbiamo bisogno di rimuovere subito la morte, gli stupri, i bambini abbandonati e sfruttati. Questi messaggi sono scartati in fretta, così come sono venuti, senza che possano scalfire il nostro modo di vivere e di pensare. Non importa se Susil dall’età di 3 anni è incontinente alle feci perché il suo maestro d’asilo la sodomizzava, non importa se Sciluni a 6 anni chiede una medicina per dimenticare le violenze, non importa se a otto anni ti insegnano a uccidere, non importa se milioni di persone subiscono continue violazioni dei diritti umani, non importa se a loro viene tolta la dignità di vivere. La vita degli altri non ci interessa è sufficiente mantenere bene la propria, anche a costo di chiudersi in case sempre più protette, alla ricerca del denaro necessario per ottenere la macchina nuova, le vacanze più “in”, i vestiti più alla moda, in modo che nessuno possa distoglierci dall’adorazione del nostro nuovo dio nell’altare dell’ignoranza.
di Massimiliano Fanni Canelles