Rio 2016: bene l’Italia, super Gran Bretagna e le solite conferme dagli USA

Sensibilmente ridotte le medaglie conquistate dalla Russia ai Giochi di Rio 2016, che però ha pagato l’esclusione di molti atleti per le squalifiche legate al doping

Roberto Urizio

 

Lo spettacolo e le emozioni sul campo non sono mancate. L’Olimpiade non tradisce gli amanti dello sport e anche Rio 2016 non ha fatto eccezione. Qualche carenza organizzativa (ma, alla fine, il Brasile se l’è cavata), un Paese in crisi politica, gli scandali doping con l’esclusione dall’atletica della Russia e, rimanendo in casa nostra, il caso Schwazer, hanno solo in parte intaccato il fascino dei cinque cerchi. Quando gli atleti scendono in campo, in pista o in pedana c’è solo la trepidazione per il risultato.

I personaggi

usain bolt rio 2016Quando si muove, calamita sempre l’attenzione di tutti. Usain Bolt è l’atleta che, negli ultimi anni, ha saputo più di ogni altro catalizzare la simpatia degli sportivi (non per forza appassionati di atletica) con il suo fare guascone e i suoi incredibili risultati. Rio come Pechino e Londra per il Giamaicano: oro nei 100, nei 200 e nella staffetta 4×100. Non sarà più il Bolt che ha cambiato il libro dei record con irrisoria facilità, ma è sempre il più grande e il più applaudito.

Michael Phelps ha vinto ancora: due ori individuali (200 farfalla e 200 misti), tre in staffetta (4×200 stile libero e 4×100 mista e stile libero) più un argento individuale nei 100 farfalla. Da Atene 2004 in poi, il suo medagliere olim- pico recita 23 ori, 3 argenti e 2 bronzi. Impressionante. Nel nuoto si è distinta anche Katinka Hosszu, Ungherese: tre vittorie (400 misti con record del mondo, 200 misti e 100 dorso) e un argento (200 dorso).

Il vero fenomeno del nuoto femminile, tuttavia, è Katie Ledecky: domina lo stile libero (oro nei 200, nei 400 e negli 800 e nella staffetta 4×200 e argento nella 4×100) a soli 19 anni.

Hanno dato spettacolo anche la ginnasta americana Simone Biles (quattro ori e un bronzo), il britannico Jason Kenny (tre ori nel ciclismo su pista), l’ungherese Danuta Kozak (tris dorato nella canoa) e il nuotatore americano Ryan Murphy, dominatore nel dorso maschile con il bis nei 100 e nei 200 e l’oro nella staffetta 4×100 mista.

Nell’atletica, tradizionale “regina” olimpica, spiccano i record del mondo del sudafricano Wajde Van Niekerk nei 400 piani, dell’etiope Almaz Ayana nei 10.000 fem- minili e della polacca Anita Wlodarczyk nel lancio del martello.

L’Italia a Rio 2016

Tania Cagnotto Rio 2016

La spedizione azzurra a Rio 2016 si conclude con un bilancio positivo: 28 medaglie, 8 delle quali d’oro, come a Londra 2012, con qualche argento in più (12) e 8 bronzi per un nono posto complessivo nel medagliere.

Il personaggio italiano dei Giochi è Nicolò Campriani: a Londra aveva vinto un oro e un argento, a Rio ha saputo migliorarsi con due medaglie del metallo più pregiato nel tiro a segno. A completare il trionfo dell’Italia che spara ci ha pensato il tiro a volo, disciplina che ha trainato gli azzurri nel medagliere: due ori di Gabriele Rossetti nello skeet maschile e di Diana Bacosi nella stessa specialità al femminile, gara nella quale abbiamo festeggiato la doppietta con l’argento di Chiara Cainero. Secondo posto anche per l’eterno Giovanni Pellielo e Marco Innocenti.

La scherma non ha ripetuto l’exploit di Londra, ma ha comunque contribuito alla causa con quattro medaglie, una d’oro con Daniele Garozzo nel fioretto maschile e tre d’argento.

Il ciclismo su pista ha regalato la splendida affermazione di Elia Viviani nell’omnium, mentre su strada c’è stato il bronzo di Elisa Longo Borghini nella corsa in linea. Dal nuoto quattro medaglie: la cavalcata vincente di Gregorio Paltrinieri nei 1.500 stile libero, i due bronzi di Gabriele Detti nei 400 e ancora nei 1.500 stile libero e l’argento di Rachele Bruni nella 10 km in acque libere. Sorpresa positiva nel judo, con l’oro di Fabio Basile (il 200° nella storia olimpica italiana) e l’argento di Odette Giuffrida.

Buona la performance degli sport di squadra: argento della pallanuoto femminile, bronzo del settebello e i due secondi posti nella pallavolo e, a sorpresa, nel beach volley.

Torna a sorridere il canottaggio italiano con due bronzi (due senza e quattro senza). Un terzo posto anche nella lotta con l’italo-cubano Frank Chamizo.

Citazione a parte per Tania Cagnotto, che ha chiuso la sua splendida carriera sfatando finalmente il tabù olimpico: bronzo individuale dal trampolino e argento nel sincro con Francesca Dallapè.

Delusioni Azzurre

Federica Pellegrini Rio 2016

Non è andata bene alla portabandiera Federica Pellegrini: nei “suoi” 200 stile libero è arrivata quarta, a pochi centesimi dal terzo gradino del podio, l’unico davvero possibile dietro alle inarrivabili Ledecky e Sjostroem. Sfortunato Vincenzo Nibali, caduto a una dozzina di chilometri dal traguardo nella gara su strada di ciclismo quando la medaglia, anche quella d’oro, era alla portata dopo un’ottima condotta del team azzurro.

A livello complessivo, ancora una volta l’atletica leggera ha mostrato i suoi limiti (ed era nei pronostici, soprattutto dopo l’infortunio di Gianmarco Tamberi che poteva giocarsi il titolo nel salto in alto).

Meno preventivabile l’assenza di medaglie dalla vela, dal tiro con l’arco e dal pugilato, che arrivavano a Rio con buone credenziali.

Rio 2016 in pillole: il medagliere

Inevitabile il primo posto degli Stati Uniti con 121 medaglie complessive, 46 delle quali d’oro.
Sorprende, invece, il secondo posto della Gran Bretagna (27 ori, 67 podi): ha saputo sfruttare l’onda lunga delle Olimpiadi di Londra proseguendo nel buon lavoro in numerose discipline e operando il sorpasso sulla Cina. La Russia perde complessivamente 24 medaglie rispetto a quatto anni fa (ma solo quattro d’oro) pagando gli scandali doping.

In risalita il Giappone (12 ori contro i 7 di Londra), mentre scende la Corea del Sud. Primo oro olimpico per il Vietnam (Xuan Vinh Hoang nella pistola 10 metri), per le Isole Fiji (rugby a 7, disciplina all’esordio) e per Portorico, con Monica Puig nel tennis femminile.

 

Roberto Urizio, giornalista de Il Piccolo e City Sport

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